In merito alla vicenda TARSU
sollevata dal M5S e alle risposte ricevute dall'AMIU spa, la TERSAN PUGLIA SPA ci invia oggi quanto segue per conoscenza (clicca
qui per la scansione del documento):
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Spett.li
Sig.Presidente Dott.Gianfranco Grandaliano - Amiu S.P.A.
E p.c.
Preg.mo Sindaco del Comune di BARI, Dott. Michele Emiliano
Preg.mo Dirigente del Servizio Rifiuti e Bonifica della Regione
Puglia, Dott. Giovanni Campobasso
Al Movimento 5 Stelle Amici Di Beppe Grillo
Modugno 12.10.2012
OGGETTO:
COMUNICAZIONI
Egregio Presidente,
Sono costretto a constatare con disappunto che, ancora una
volta, l'Amiu spa attribuisce alla nostra Azienda la responsabilità del mancato
funzionamento di un servizio che interessa la comunità nel suo insieme e i cittadini.
Tali episodi, peraltro ripetuti nel tempo, gettano
discredito sulla nostra realtà aziendale, che opera nell'assoluto rispetto
delle normative esistenti nazionali, regionali e locali e creano ingiustamente
falsi convincimenti nell'opinione pubblica e a livello istituzionale circa il
corretto operare di una impresa che, sebbene privata, partecipa, con giusto
"rigore" allo svolgimento di un servizio di pubblica utilità a tutela
della comunità.
Mi corre pertanto l'obbligo di confutare quanto da Voi
affermato in merito alla Tersan Puglia nella nota tecnica consegnata al
Movimento 5 Stelle di Bari e diffusa alla stampa locale.
Sintetizzando il quadro relativo alla raccolta differenziata
dei rifiuti organici l'Amiu sostiene che l'unico impianto di compostaggio esistente
nella Provincia di Bari (inequivocabilmente la Tersan Puglia Spa)
"impone una percentuale di impurità inferiore al 3% andando notevolmente
al di sotto anche allo standard definito come accettabile della Regione Puglia
stabilito al 7%" e che "la percentuale della Forsu non accettata al
recupero è il 75% di quella complessivamente raccolta". Dati alla mano,
posso dimostrare che 1'Amiu, dopo un piccolo exploit relativo al mese di maggio
2012, con 66 tonnellate di Forsu recuperate presso il nostro impianto, nel
periodo precedente e in quello successivo, ha conferito quantitativi meno che
modesti. E non per mancate accettazioni. Da Giugno ad oggi infatti ci sono
stati 6 conferimenti in tutto per complessive 221 ton. Nessun carico è stato
rifiutato. L'unico conferimento respinto, risale proprio al mese di maggio, ed
ha riguardato un "Rifiuto biodegradabile di cucine e mense" per
evidente contaminazione con materiali provenienti da altre raccolte. Il verbale
del controllo su citato, redatto alla presenza di un incaricato dell'Amiu e in
accordo con lui, ha anche a corredo una documentazione fotografica. Altro che,
3% o 7% di impurità! L'applicazione della presunta "severissima soglia di
accettazione", quindi, è intervenuta solo in un caso e per un carico che -
come voi stessi evidenziate - avrebbe dovuto essere tra i più "puri"
non provenendo dalle utenze dei cittadini, per voi difficili da gestire.
Oltre alla produzione dei doverosi documenti di
accompagnamento del rifiuto, con l'impegno contrattuale, volevamo e vogliamo
sollecitare una più attenta verifica direi "fisica-merceologica" del
rifiuto da conferire. Plastica, metalli, polistirolo, rendono impossibile il
trattamento ai fini del compostaggio. La Tersan Puglia
infatti è doverosamente attenta alla qualità del conferito, per rispetto non
solo delle norme vigenti ma anche dell'ambiente.
Riguardo allo standard del 7% di impurità su menzionato,
attualmente, non mi risulta esistere alcuna norma o alcun protocollo regionale
che la imponga come soglia. Nel caso in cui esistesse, sono pronto a un
confronto.
L'Amiu che, più volte, si è lamentata presso i pubblici
uffici regionali della nostra rigidità non solo riguardo all'argomento
"impurità/mancata accettazione dei rifiuti" ma anche degli orari e
delle giornate dall'impianto Tersan riservate a tutti i conferitori, sostiene
infine - ovviamente non trovandomi concorde - che "la tariffa di
conferimento praticata dall'impianto di Modugno: 96 euro/ton oltre IVA, che ha
praticamente il monopolio sul territorio, costituisce una limitazione
all'ampliamento del servizio di RD nella Provincia" e che occorrerebbe,
per agevolare lo sviluppo del segmento organico, "un impianto con una
linea di selezione più flessibile e con una tariffa di conferimento più
accessibile e confrontabile col valore della tariffa in discarica (48 €/ton con
pretrattamento, 58 €/ton tal quali - tariffa della discarica di Bacino)".
Anche in questo caso posso documentare che la disponibilità
dell'Azienda proprio nei confronti dell'utenza locale è sempre stata massima, e
da ogni punto di vista, anche economico, fino a che abbiamo potuto (agosto
2012) abbiamo applicato la tariffa di 70 euro /ton,
Non c'e interesse della Tersan a limitare le raccolte
differenziate, anzi c'è grande sofferenza nel dover constatare che piuttosto
che ragionare sul necessario (come si può effettivamente raccogliere un più
grande quantitativo di RD) ci si soffermi sull'accessorio (cerchiamo una
tariffa più accessibile e confrontabile col valore della tariffa della
discarica).
L'incremento del recupero della frazione organica, che
dovrebbe raggiungere gli obiettivi della norma, è il solo mezzo possibile per accedere
al sistema di premialità stabilito. Sul costo della gestione rifiuti, non
devono pesare gli inutili aggravi dovuti allo smaltimento in discarica. Aggravi
che per ora sono di 7,50 euro/ton ma che a partire dal 2013 raggiungeranno
1'aliquota massima di €.25,00. A questo risparmio si deve puntare e questo
risparmio economico è anche l'unico risparmio che i cittadini possono approvare
in termini ambientali e impiantistici. Da settembre - è vero - la nostra
tariffa è stata aumentata a €.96,00. Ciò è avvenuto solo in seguito al
completamento di un consistente investimento che fa di Tersan uno degli
impianti più tecnologicamente avanzati nel panorama non solo nazionale. E comunque
1'aumento ha comportato il semplice adeguamento alle tariffe applicate a
livello nazionale, sulla base di una attenta valutazione dei costi di
trattamento e del mercato concorrente.
Estremamente utile sarebbe incrementare, e anche in tempi
rapidi, il patrimonio impiantistico regionale per il recupero della frazione
organica in compost, non tanto per i facili ma poco realistici risparmi che
1'Amiu promette ai cittadini, quanto perchè, se la raccolta dell'organico
dovesse veramente funzionare, sopratutto nel comune capoluogo, nemmeno un
impianto come la Tersan,
in grado di trattare fino a 600 tonnellate al giorno, potrebbe far fronte alle
richieste del bacino. La questione, ancora una volta, sta nella volontà di far
funzionare il meccanismo della raccolta differenziata, organizzandola con
rigore, prevedendo necessari controlli - come ora Bari sta facendo - ma anche
con un'opportuna informazione verso i cittadini, già in parte sensibilizzati ma
purtroppo non sufficientemente "formati" su cosa e come
differenziare. La colpa non è neanche loro. Sono l'amministrazione comunale e
l'Amiu i responsabili della gestione dei rifiuti, e dovrebbero assumere il
compito senza volersi fare sconti e senza scaricare su altri, specie se imprese
private o singoli cittadini, presunte responsabilità per i mancati risultati.
Cordiali saluti.
Silvestro delle Foglie
Presidente TERSAN PUGLIA SPA
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