mercoledì 17 ottobre 2012

Vicenda Tarsu: L'AMIU risponde alla TERSAN PUGLIA

A seguito della pubblicazione della lettera inviata dal presidente della TERSAN PUGLIA Silvestro delle Foglie al presidente dell'AMIU Gianfranco Grandaliano, oggi diffondiamo integralmente la risposta che quest'ultimo ci ha inviato per conoscenza. (per visualizzare la scansione originale, clicca su DOCUMENTAZIONE AMIU):

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Spett.le
Presidente Sig. Silvestro delle Foglie, TERSAN PUGLIA SPA
             
E p.c.  
dott. Michele Emiliano, Sindaco del COMUNE DI BARI

dott. Giovanni Campobasso, Dirigente del Servizio Rifiuti e Bonifica REGIONE PUGLIA 

MOVIMENTO 5 STELLE
              
                                                                

Oggetto:  Riscontro Vs. Nota prot. 66/SDF/cdf del 12.10.2012.
 

Nel prendere atto del contenuto della Vs. nota richiamata in oggetto, esprimiamo con grande stupore la meraviglia nell’apprendere che la Vs. Azienda non sia a conoscenza delle disposizioni stabilite nella L.R. 38/2011 che regola le premialità sulla raccolta differenziata.
TERSAN PUGLIA,  che pure si ritiene disponibile nei confronti dell’utenza locale e protesa al miglioramento delle percentuali di raccolta differenziata dell’umido, elargendo buoni consigli anche in merito alla possibilità di accedere alla “premialità” relativa all’ecotasssa, dichiara, nella nota in oggetto, di non sapere dell’esistenza di  alcuna norma o alcun protocollo regionale che imponga soglie diverse dal 3%.
E’, quindi, con grande spirito di collaborazione con il management dell’unico impianto di trattamento della FORSU della Provincia di BARI, che ci prendiamo l’onere di comunicare che la SOGLIA STABILITA DALLA REGIONE PUGLIA PER POTER ACCEDERE ALLA PREMIALITA’ DI CUI ALLA LETTERA b) Comma 6 art. 7 della L.R. 22 Dicembre 2011 n. 38  è pari al 7%  calcolato come media sul periodo di riferimento (2° comma Allegato 1 alla medesima Legge).
TERSAN PUGLIA, purtroppo, ignorando tale disposizione ha applicato ai conferimenti una soglia di accettazione “rigorosa” del  3% cioè meno della metà del valore stabilito come soglia dalla Regione.
Qualora qualche amministrazione locale riesca faticosamente a scendere sotto la soglia regionale, ma non sotto a quella stabilita dall’impianto, TERSAN PUGLIA la “agevola”, sicuramente nell’intento di spingerla a far meglio, applicando una clausola Contrattuale (Obbligatoria) che prevede una penale di € 300,00 (trecento/00) per ciascun carico che viene, inoltre, respinto.
Si può ben comprendere, quindi, come a fronte del rischio di  pagare € 300,00 per ciascun conferimento respinto con impurità superiore alla soglia del 3% (cui bisogna aggiungere i costi di trasporto A/R dall’impianto) AMIU SpA (come qualsiasi altro soggetto pubblico che deve evitare spese inutili a carico dei cittadini) ritenga prudenzialmente di avviare i carichi incerti al trattamento di biostabilizzazione come indifferenziato. Attualmente solo il 30% della FORSU raccolta in maniera differenziata a Bari viene inviata all’impianto di recupero.
Diversamente si sono comportati altri impianti regionali, purtroppo situati in altre provincie e quindi lontani dal Capoluogo, cui AMIU SpA Bari ha dovuto far ricorso durante le numerose e prolungate fermate cui TERSAN PUGLIA ha fatto ricorso durante questo scorcio di anno (p.e. dal 12 Marzo al 6 Aprile, dal 4 Giugno al 2 Luglio).
La Società PROGEVA di Laterza, per esempio, ha accettato contrattualmente valori di impurità superiori (5%) mentre si è comportata con elasticità nelle fasi di conferimento segnalando valori di impurità di poco superiori per i quali ha applicato una maggiorazione del costo di trattamento pari a circa il 10% della tariffa ( poco meno di 30 € per un carico da 3 ton) senza respingerlo. Questo, significa agevolare l’utenza ed incentivare qualità e quantità del servizio.
Anche la società ASECO di Marina di Ginosa accetta conferimenti con impurità del 4% con tolleranza sino al 7% conoscendo, evidentemente, la norma Regionale.
Si deve vieppiù sottolineare l’intento di TERSAN nell’incentivare la RD della FORSU  allorquando ha inserito nell’ultima ipotesi di contratto una clausola vessatoria (art. 10) che imponeva il pagamento, da parte del contraente,  dei corrispettivi anche a fronte dei quantitativi non conferiti (!!) sino alla concorrenza del valore di previsione. Tale clausola è stata poi cancellata in seguito alla decisa opposizione  di AMIU SpA che mai l’avrebbe sottoscritta.
Si aggiunga, inoltre, che la bocciatura dei carichi in fase di accettazione avviene spesso in seguito ad una rapida ispezione visiva. Si vuole sottolineare, a tal proposito, che anche la presenza (appositamente esagerata) di 1.000 shopper (x gr. 10/cad) e di 500 bottiglie di plastica (x 60 gr/cad) su un carico di 2 ton di FORSU rappresenta visivamente un impatto fortemente negativo che può indurre a false determinazioni in quanto l’effettivo peso di tali impurità costituirebbe, in termini ponderali ( 10 + 30 = 40 Kg) soltanto il 2% del totale conferito.
Alla luce di quanto sopra riportato, crediamo sia evidente quanto risulti “incentivante e collaborativa” la politica adottata dal gestore di TERSAN PUGLIA, nei confronti delle attività di Raccolta Differenziata della FORSU nella Provincia di Bari. D’altro canto occorre sottolineare che la natura privatistica della società la rende libera di operare sul mercato per il proprio tornaconto senza condizionamenti  pubblici tant’è che non siamo a conoscenza di una preventiva approvazione della tariffa (ritenuto un “accessorio” dal Presidente Delle Foglie) e dell’ultimo aumento del 37% sulla precedente, da parte della Regione o di un altro Ente Territoriale preposto alla regolazione dei flussi dei rifiuti.
Tutto quanto premesso questa Amministrazione  rigetta fermamente le critiche gratuite  del Presidente di TERSAN PUGLIA, riportate sulla nota in oggetto,  sulle capacità organizzative e  sulle modalità di espletamento del servizio di RD rammentando che la percentuale di RD realizzata sul territorio di BARI costituisce uno dei valori più elevati per le città capoluogo di Regione dell’Italia centro-meridionale ed è basata quasi esclusivamente sulle frazioni secche e inerti per le quali esiste un funzionante e rodato circuito di accettazione sul territorio che assicura il ritiro delle quantità raccolte.
Si ribadisce, infine, che l’Amministrazione Comunale di Bari e l’AMIU SpA, integrando i già considerevoli sforzi effettuati in passato per la sensibilizzazione e formazione dell’utenza, procederanno ad una ulteriore azione di potenziamento della comunicazione, formazione e dei servizi di RD - della FORSU in particolare – nonchè degli impianti di trattamento,  per raggiungere gli obiettivi di RD e  ottenere le premialità riducendo i flussi destinati alla discarica, non senza evidenziare, infine, che già oggi il quantitativo dei RU inviato in discarica dal Comune di Bari costituisce solo il 60% del totale dei rifiuti raccolti in città.

Distinti saluti.


IL DIRETTORE                                              IL PRESIDENTE
     Ing. Antonio DI BIASE                             avv. Gianfranco GRANDALIANO   


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