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Spett.le
Presidente Sig. Silvestro delle Foglie, TERSAN PUGLIA SPA
Presidente Sig. Silvestro delle Foglie, TERSAN PUGLIA SPA
E p.c.
dott. Michele Emiliano, Sindaco del COMUNE DI BARI
dott. Michele Emiliano, Sindaco del COMUNE DI BARI
dott. Giovanni Campobasso, Dirigente del Servizio Rifiuti e Bonifica REGIONE PUGLIA
MOVIMENTO 5 STELLE
Oggetto: Riscontro Vs. Nota prot. 66/SDF/cdf del
12.10.2012.
Nel prendere
atto del contenuto della Vs. nota richiamata in oggetto, esprimiamo con grande
stupore la meraviglia nell’apprendere che la Vs. Azienda non sia a conoscenza
delle disposizioni stabilite nella L.R. 38/2011 che regola le premialità sulla
raccolta differenziata.
TERSAN
PUGLIA, che pure si ritiene disponibile nei
confronti dell’utenza locale e protesa al miglioramento delle percentuali di
raccolta differenziata dell’umido, elargendo buoni consigli anche in merito
alla possibilità di accedere alla “premialità” relativa all’ecotasssa, dichiara,
nella nota in oggetto, di non sapere dell’esistenza di alcuna norma o alcun protocollo regionale che
imponga soglie diverse dal 3%.
E’, quindi, con
grande spirito di collaborazione con il management dell’unico impianto di
trattamento della FORSU della Provincia di BARI, che ci prendiamo l’onere di
comunicare che la SOGLIA STABILITA DALLA REGIONE PUGLIA PER POTER ACCEDERE
ALLA PREMIALITA’ DI CUI ALLA LETTERA b) Comma 6 art. 7 della L.R. 22 Dicembre
2011 n. 38 è pari al 7% calcolato come media sul periodo di
riferimento (2° comma Allegato 1 alla medesima Legge).
TERSAN PUGLIA,
purtroppo, ignorando tale disposizione ha applicato ai conferimenti una soglia
di accettazione “rigorosa” del 3% cioè meno della metà del valore stabilito
come soglia dalla Regione.
Qualora
qualche amministrazione locale riesca faticosamente a scendere sotto la soglia
regionale, ma non sotto a quella stabilita dall’impianto, TERSAN PUGLIA la
“agevola”, sicuramente nell’intento di spingerla a far meglio, applicando una
clausola Contrattuale (Obbligatoria) che prevede una penale di € 300,00
(trecento/00) per ciascun carico che viene, inoltre, respinto.
Si può ben
comprendere, quindi, come a fronte del rischio di pagare € 300,00 per ciascun conferimento
respinto con impurità superiore alla soglia del 3% (cui bisogna aggiungere i
costi di trasporto A/R dall’impianto) AMIU SpA (come qualsiasi altro soggetto
pubblico che deve evitare spese inutili a carico dei cittadini) ritenga
prudenzialmente di avviare i carichi incerti al trattamento di biostabilizzazione
come indifferenziato. Attualmente solo il 30% della FORSU raccolta in maniera
differenziata a Bari viene inviata all’impianto di recupero.
Diversamente
si sono comportati altri impianti regionali, purtroppo situati in altre
provincie e quindi lontani dal Capoluogo, cui AMIU SpA Bari ha dovuto far
ricorso durante le numerose e prolungate fermate cui TERSAN PUGLIA ha fatto
ricorso durante questo scorcio di anno (p.e. dal 12 Marzo al 6 Aprile, dal 4
Giugno al 2 Luglio).
La Società
PROGEVA di Laterza, per esempio, ha accettato contrattualmente valori di
impurità superiori (5%) mentre si è comportata con elasticità nelle fasi di
conferimento segnalando valori di impurità di poco superiori per i quali ha
applicato una maggiorazione del costo di trattamento pari a circa il 10% della
tariffa ( poco meno di 30 € per un carico da 3 ton) senza respingerlo. Questo,
significa agevolare l’utenza ed incentivare qualità e quantità del servizio.
Anche la
società ASECO di Marina di Ginosa accetta conferimenti con impurità del 4% con
tolleranza sino al 7% conoscendo, evidentemente, la norma Regionale.
Si deve
vieppiù sottolineare l’intento di TERSAN nell’incentivare la RD della
FORSU allorquando ha inserito
nell’ultima ipotesi di contratto una clausola vessatoria (art. 10) che imponeva
il pagamento, da parte del contraente,
dei corrispettivi anche a fronte dei quantitativi non conferiti (!!)
sino alla concorrenza del valore di previsione. Tale clausola è stata poi
cancellata in seguito alla decisa opposizione
di AMIU SpA che mai l’avrebbe sottoscritta.
Si aggiunga,
inoltre, che la bocciatura dei carichi in fase di accettazione avviene spesso
in seguito ad una rapida ispezione visiva. Si vuole sottolineare, a tal
proposito, che anche la presenza (appositamente esagerata) di 1.000 shopper (x
gr. 10/cad) e di 500 bottiglie di plastica (x 60 gr/cad) su un carico di 2 ton
di FORSU rappresenta visivamente un impatto fortemente negativo che può indurre
a false determinazioni in quanto l’effettivo peso di tali impurità costituirebbe,
in termini ponderali ( 10 + 30 = 40 Kg) soltanto il 2% del totale conferito.
Alla luce di
quanto sopra riportato, crediamo sia evidente quanto risulti “incentivante e
collaborativa” la politica adottata dal gestore di TERSAN PUGLIA, nei confronti
delle attività di Raccolta Differenziata della FORSU nella Provincia di Bari.
D’altro canto occorre sottolineare che la natura privatistica della società la
rende libera di operare sul mercato per il proprio tornaconto senza
condizionamenti pubblici tant’è che non
siamo a conoscenza di una preventiva approvazione della tariffa (ritenuto un “accessorio”
dal Presidente Delle Foglie) e dell’ultimo aumento del 37% sulla precedente, da parte della Regione o di un altro Ente
Territoriale preposto alla regolazione dei flussi dei rifiuti.
Tutto quanto
premesso questa Amministrazione rigetta
fermamente le critiche gratuite del
Presidente di TERSAN PUGLIA, riportate sulla nota in oggetto, sulle capacità organizzative e sulle modalità di espletamento del servizio di
RD rammentando che la percentuale di RD realizzata sul territorio di BARI costituisce
uno dei valori più elevati per le città capoluogo di Regione dell’Italia
centro-meridionale ed è basata quasi esclusivamente sulle frazioni secche e
inerti per le quali esiste un funzionante e rodato circuito di accettazione sul
territorio che assicura il ritiro delle quantità raccolte.
Si ribadisce,
infine, che l’Amministrazione Comunale di Bari e l’AMIU SpA, integrando i già
considerevoli sforzi effettuati in passato per la sensibilizzazione e
formazione dell’utenza, procederanno ad una ulteriore azione di potenziamento
della comunicazione, formazione e dei servizi di RD - della FORSU in
particolare – nonchè degli impianti di trattamento, per raggiungere gli obiettivi di RD e ottenere le premialità riducendo i flussi
destinati alla discarica, non senza evidenziare, infine, che già oggi il
quantitativo dei RU inviato in discarica dal Comune di Bari costituisce solo il
60% del totale dei rifiuti raccolti in città.
Distinti
saluti.
IL DIRETTORE IL PRESIDENTE
Ing. Antonio DI
BIASE avv. Gianfranco GRANDALIANO
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