mercoledì 30 ottobre 2013

Storie di precaratio made in Bari, l'impegno sociale del MoVimento 5 Stelle


Mentre i partiti politici sperperano i soldi pubblici (acquistano gli inutili F35, non aboliscono le provincie, privilegiano le concessionarie delle slot machine, ecc...) due attivisti del M5S Bari, Fabio Leli e Davide De Lucia hanno documentato la storia di cittadini che vivono nell'ombra, abbandonati dalle istituzioni e in condizione di totale povertà. 
Queste sono le storie di Pino, l’uomo che vive in una spiaggia di Bari con una tenda, di Gabriel, uno straniero che vive in una casa abbandonata senza luce e acqua, e di Giuseppe e Maddalena, una coppia che da 5 anni vive in una roulotte. Per aver semplicemente realizzato e condiviso tali appelli, gli attivisti in oggetto sono stati bloccati dalla pagina facebook del segretario regionale del PD, il Sindaco di Bari Michele Emiliano. Un gesto che non è servito a fermare la forza della Rete.

Difatti, il nostro impegno ha avuto riscontro positivo direttamente da Beppe Grillo che ha dato grande visibilità alla storia di Pino sul blog www.beppegrillo.it 

Oggi il nostro slogan vale più di prima: NESSUNO DEVE RIMANERE INDIETRO.

MoVimento 5 Stelle Bari









Con oggetto VINCIAMONOI BARI, segnalateci storie simili scrivendo a: movimento5stelle.bari@gmail.com


giovedì 24 ottobre 2013

CITTADINI IN MOVIMENTO v.3.0 A PALESE-BARI



Il MoVimento 5 Stelle Bari fa tappa a Palese domenica 27 ottobre dalle 9:00 alle 13:00 in piazza Magrini per il terzo appuntamento di “Cittadini in MoVimento”, una serie di incontri che vedrà nei prossimi mesi gli attivisti cinquestelle essere presenti in tutti quartieri del capoluogo pugliese.
Continueremo a informare, spiegare le nostre attività e a intervistare i cittadini baresi per arricchire il programma elettorale di proposte in vista delle prossime elezioni comunali 2014. 

Dal virtuale al reale, porteremo il web direttamente nei quartieri per raggiungere il 100% della partecipazione affinché nessuno resti indietro. Domenica 10 novembre il "quartieri tour" arriverà al Borgo Antico e il 17 a Madonnella.


lunedì 21 ottobre 2013

L’AMIU e la gestione dei rifiuti a Bari


L’AMIU s.p.a. continua ad annoverare un’illegale quota del 25% di raccolta differenziata tra i suoi “FANTASTICI RISULTATI” raggiunti nella città di Bari, quando tale percentuale deve essere a un minimo del 65% come da D.Lgs 152/2006. L'impressione è che l'AMIU non abbia alcuna intenzione di avviare la raccolta differenziata "porta a porta" a Bari; pare, infatti, che un impianto per la produzione di CSS (combustibile solido da rifiuto che viene abitualmente bruciato nelle cementerie), della cui costruzione non abbiamo mai ricevuto alcuna smentita ufficiale, sia in fase di realizzazione da parte della municipalizzata. Capitolo a parte riguarda il tanto decantato risolutore di tutti i problemi riguardanti i rifiuti a Bari, ossia l’impianto digestore anaerobico dal costo di circa 18 milioni di euro finanziato dalla Regione Puglia del quale, come da risposta del Presidente Grandaliano ad una nostra richiesta di accesso agli atti, non sono note le caratteristiche tecniche. A noi cittadini resta un mistero quale possa essere il criterio secondo cui è concesso un finanziamento pubblico prima del completamento dell’iter autorizzativo VIA richiesto dalla Legge. Infatti nel caso in cui il progetto sia stato autorizzato, la cosa sarebbe ancor più grave, in quanto non si è rispettata la norma che garantisce la partecipazione, agli iter di approvazione da parte dei cittadini. Un altro mistero riguarda i motivi per il quale l'AMIU abbia considerato soltanto soluzioni estremamente onerose, inquinanti e contrarie alle più recenti direttive Europee rispetto a tecniche più efficaci ed ecosostenibili come ad esempio gli impianti di compostaggio tradizionali.
A riprova delle “ELEVATE COMPETENZE” nel campo della raccolta differenziata da parte di AMIU s.p.a. possiamo anche valutare le quota di RD raggiunte nella città di Foggia (dove da diversi mesi si occupa del servizio raccolta e smaltimento rifiuti) che si aggira intorno alla “FANTASTICA PERCENTUALE” pari al 3%.
Siamo sicuri che i baresi, prima o poi, si renderanno conto delle SPICCATE ATTITUDINI ALLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DA PARTE DI AMIU e pretenderanno di avere un servizio esteso a tutti i quartieri della città di raccolta differenziata porta a porta con tariffazione puntale che, certamente, consentirà loro notevoli risparmi nel pagamento delle tasse riguardanti la gestione dei rifiuti.

Vincenzo Madetti
MoVimento 5 Stelle Bari

venerdì 18 ottobre 2013

Sul diritto alla rete: il Movimento 5 Stelle contro tutti.

E’ sufficiente vedere cosa è accaduto in Senato per il caso Telecom per comprendere il ruolo che sta svolgendo il Movimento 5 Stelle nella difesa dei diritti fondamentali dei cittadini di fronte all’ignavia di una classe politica di governo inadeguata ed insensibile ai bisogni del Paese e per nulla interessata al suo sviluppo tecnologico.
Solo grazie alla mozione del M5S si è potuto impegnare il Governo ad assicurare un più rapido sviluppo delle reti di nuova generazione in fibra, coerentemente con gli obiettivi posti dall’Agenzia digitale europea e, soprattutto, ad assicurare piena tutela e valorizzazione dell’occupazione e del patrimonio di conoscenze e competenze di Telecom Italia.
I partiti di maggioranza, difatti, avevano limitato la loro attenzione ai problemi legati alle soglie minime per l’operatività della disciplina delle offerte pubbliche di acquisto, ovviamente dimenticando il dramma dei lavoratori Telecom che, offesi da anni di politiche fallimentari di fantomatici capitani di industria sponsorizzati dalla sinistra italiana, oggi rischiano anche il posto ed il futuro delle proprie famiglie.
Clamorosa è stata poi la bocciatura del quinto punto della mozione M5S sul diritto di ciascun cittadino a poter disporre di una rete efficiente e sicura
Tutti i partiti, a prescindere dalla appartenenza o meno al governo, hanno ritenuto di votare contro la richiesta del Movimento di impegnare il Governo ad adottare,  in ogni caso, tutte le misure finalizzate ad assicurare che la «rete» sia pubblica o comunque sotto il controllo pubblico; il tutto quale essenziale garanzia di democrazia, eguaglianza e libertà dei cittadini, nell’ambito del rispetto dei diritti fondamentali della persona e della promozione dell’iniziativa di impresa nel Paese.
Oggi, dunque, i cittadini italiani che non dispongono di una rete moderna, efficiente e sicura e che, quindi, si trovano nella situazione di non poter realizzare al meglio i propri fondamentali diritti personali, civili e di impresa, sono nelle condizioni di sapere a chi attribuire la responsabilità di tutto ciò.
Il Movimento 5 Stelle è stata l’unica forza politica in Parlamento ad aver affermato il diritto di ciascun cittadino alla «rete», ossia a poter usufruire di una tecnologia moderna, efficiente e sicura.
Per i partiti della vecchia politica e per i giovani vecchi dell’attuale Governo, invece, tutto ciò non conta e non deve essere realizzato, anche perché, forse, sulla «rete» c’è troppa libertà e democrazia e questo da parte loro, ovviamente, è visto come un pericolo e non già come una straordinaria opportunità di sviluppo per le nuove generazioni.
Insomma, una ragione in più per guardare con orgoglio al lavoro del Movimento 5 Stelle in Parlamento, fiduciosi della capacità dei cittadini di immaginare un futuro migliore per il Paese e di voltare pagina.

Lello Ciampolillo – M5S Senato


giovedì 17 ottobre 2013

Cultura, Bari è all'anno zero

Il 14 ottobre a Bari si è tenuto un incontro pubblico sui temi delle politiche culturali in cui Michele Emiliano ha scelto come interlocutore di riferimento la Fedac (Federazione delle Associazioni per la Cultura), organizzazione sorta e cresciuta proprio all’ombra della gestione “personalistica” della cultura cittadina da parte del sindaco. In un teatrale gioco delle parti la Fedac ha denunciato lo stato di degrado in cui versa la cultura a Bari e il sindaco ha creduto bene di riconoscere la funzione autorevole e propositiva dell’associazione, fino addirittura ad ipotizzarne un ruolo come fulcro di un rinnovato “assessorato alla Cultura”. La realtà è che il degrado assoluto della cultura a Bari non è per niente casuale o frutto del fato avverso. È il preciso risultato della politica di Michele Emiliano che all’epoca in cui era presidente del Teatro Petruzzelli volle cancellare lo stesso assessorato alla Cultura per poter destinare il 100% delle risorse alla gestione del politeama cittadino. Tale scelta si è, in realtà, rivelata fallimentare per la rinascita culturale della nostra città e fatto ancor più grave che, anche dopo tale situazione, Emiliano ha continuato a ricoprire il doppio incarico di sindaco-assessore, continuando tra l'altro ad utilizzare le risorse economiche per la cultura senza alcun preciso progetto. L’uso scriteriato dei già scarsi fondi ci ha consegnato una città con teatri chiusi o in agonia, operatori e attività ultradecennali prostrate dall’incertezza del futuro, circoscrizioni private anche della sola possibilità di ipotizzare attività culturali decentrate. Dall’altra parte solo un mare di promesse spesso velleitarie e mai mantenute. Ciò premesso, l’incontro del sindaco con la FEDAC, sembra essere l'ennesima ricerca di consenso in vista delle prossime scadenze elettorali. Tale modo di gestire la Res-Publica indubbiamente penalizza gli operatori culturali che autonomamente si adoperano da decenni cercando di affermare il loro diritto ad un’attività in condizioni di libertà di espressione senza per'altro dover appartenere o dipendere da questo o quel “CIRCOLO CULTURALE”. E' bene ricordare che i molti giovani artisti, il cui entusiasmo e buona fede sono stati negli ultimi anni tanto spesso traditi, iniziano ad essere insofferenti a tali dinamiche che, inevitabilmente, li porterebbe ad un totale disimpegno nella creazioni di attività culturali nel nostro comune.

Il nostro appello alla cittadinanza è di pretendere una democratica e partecipata programmazione e gestione delle politiche culturali nell’interesse della città di Bari.


CITTADINI IN MOVIMENTO v.2.0 A CARRASSI


Il MoVimento 5 Stelle Bari fa tappa a Carrassi domenica 20 ottobre dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 21:00 al Parco 2 Giugno, ingresso viale Einaudi, per il secondo appuntamento di “Cittadini in MoVimento”, una serie di incontri che vedrà nei prossimi mesi gli attivisti cinquestelle essere presenti in tutti quartieri del capoluogo pugliese.
Continueremo a informare, spiegare le nostre attività e a intervistare i cittadini baresi per arricchire il programma elettorale di proposte in vista delle prossime elezioni comunali 2014.


Dal virtuale al reale, porteremo il web direttamente nei quartieri per raggiungere il 100% della partecipazione affinché nessuno resti indietro.


lunedì 14 ottobre 2013

Canili, richiesta di accesso agli atti all'ASL Bari e all'assessore Maugeri per difendere gli animali


Il MoVimento 5 Stelle Bari, avendo nel proprio programma anche la difesa degli animali, ha protocollato due richieste di accesso agli atti, la prima indirizzata all’ASL Bari per chiedere la copia dell’autorizzazione sanitaria e amministrativa del canile comunale di Bari, la seconda verso l’assessore all’Ambiente Maria Maugeri per ricevere la copia degli atti e della documentazione inerente il periodo comprendente gli anni 2009-2013 in riferimento al numero, all’indicazione e ai relativi indirizzi anagrafici dei canili di proprietà pubblica e convenzionati con il Comune di Bari e al numero di cani assistiti in ogni singolo canile con relativa portata massima di animali consentiti dalla legge per struttura.

Il MoVimento 5 Stelle Bari ritiene legittimo visionare la documentazione relativa a tali atti al fine di valutare la possibilità di intraprendere le opportune azioni del caso.


giovedì 10 ottobre 2013

DAL WEB AI COMUNI, LA RETE DEL MOVIMENTO 5 STELLE NEI QUARTIERI DI BARI

Il MoVimento 5 Stelle Bari sarà presente domenica 13 ottobre dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 21:00 in via Sparano angolo via Nicolai per il primo appuntamento di “Cittadini in MoVimento”, una serie di incontri che vedrà nei prossimi mesi gli attivisti cinquestelle essere presenti in tutti quartieri del capoluogo pugliese. Solo ad ottobre, dopo Murat, saremo il 20 a Carrassi e il 27 a Palese.
Informeremo delle nostre attività e continueremo a intervistare i cittadini baresi per arricchire il programma elettorale di proposte in vista delle prossime elezioni comunali 2014.

Dal virtuale al reale, porteremo il web direttamente nei quartieri per raggiungere il 100% della partecipazione affinché nessuno resti indietro.

[foto in via Sparano angolo via Nicolai]


martedì 8 ottobre 2013

TARES a Bari, la Giunta Emiliano dimentica il principio di premialità per i cittadini che riciclano

La denuncia del M5S Bari: solo con la raccolta differenziata porta a porta a tariffazione puntuale più ricicli e meno paghi.


La TARES (Tassa Rifiuti e Servizi) è il nuovo tributo con il quale i comuni italiani dovranno pagare i costi di smaltimento rifiuti e di altri servizi, come le spese per l’illuminazione pubblica, per la polizia municipale, per il personale degli uffici amministrativi. 
Ma cerchiamo di capire bene cosa sia tale nuova imposta e cosa comporti concretamente per i cittadini di Bari. Introdotta dal governo Monti con decreto legge “salva Italia” n. 201 del 2011, la TARES entra in vigore sostituendo la più conosciuta TARSU – Tassa per la Raccolta e lo Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani. Il gettito fiscale derivante da tale tributo coprirà il 100% dei costi sostenuti per l’intera attività di gestione tecnica e amministrativa inerente lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Per determinare l’ammontare della TARES è stato calcolato il valore medio di produzione dei rifiuti, che è individuato con alcuni criteri statistici, diversi da famiglia a famiglia e tra le varie imprese. Sulla base di tale indicatore si calcola poi un coefficiente che viene rapportato all’80 % della superficie dell’immobile, stabilendo così il totale da pagare per ciascuna famiglia. Alla cifra ottenuta saranno poi aggiunti almeno 30 centesimi a metro quadro (che i comuni possono alzare fino a 40) che rappresenteranno l’ammontare del conguaglio di fine anno. Secondo la Legge 64 dello scorso giugno, per venire incontro alle difficoltà applicative della nuova tassa, soltanto per il 2013 sarà data la possibilità ai comuni di modulare il pagamento mediante rateizzazione e acconto finale. Nella maniera in cui lo Stato ha strutturato il calcolo, si evince chiaramente che il conteggio finale dovrebbe comportare aumenti fino al 35% in più rispetto alla precedente versione dell’imposta, colpendo quindi pesantemente sia i proprietari di esercizi commerciali che gli abitanti di case private creando, di conseguenza, ulteriori danni all’economia già depressa del Paese.

Nel merito, lo scorso 3 Ottobre il Consiglio comunale di Bari ha approvato:

1. REGOLAMENTO PER L'ISTITUZIONE E L'APPLICAZIONE DEL TRIBUTO COMUNALE SUI RIFIUTI E SUI SERVIZI - TARES
2. APPROVAZIONE PIANO FINANZIARIO DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI PER L'ANNO 2013
3. TARIFFE PER L'ANNO 2013 DEL TRIBUTO COMUNALE SUI RIFIUTI E SUI SERVIZI – TARES
4. APPROVAZIONE REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI RATEIZZAZIONI PER IL PAGAMENTO DELLE ENTRATE TRIBUTARIE.

Il MoVimento 5 Stelle contesta tale approvazione in quanto il Comune di Bari ha una raccolta differenziata mediamente al 25%, ben lontana dai limiti previsti dalla normativa del D.Lgs. 152/06 art. 205, che prevede una quota minima del 65% entro il 31 dicembre 2012, da cui consegue anche l'applicazione, da parte della Regione Puglia, di una non trascurabile "addizionale", l’ecotassa di circa € 7,50 la tonnellata che dovrebbe passare a € 25,82 per l'anno 2014. Ovviamente tutto ciò fa lievitare il costo del servizio senza portare alcun reale aumento della qualità dello stesso per il cittadino. Di fatto, l’inadempienza dell’amministrazione barese viene scaricata quale tributo sui baresi. Noi crediamo che una buona amministrazione potrebbe facilmente abbattere il costo della TARES favorendo la raccolta differenziata porta a porta; infatti, con tale sistema, non si paga l'indifferenziato che viene conferito in discarica, ma si guadagna dalla vendita dei materiali ai consorzi, si abbattono i costi di spazzamento perché si eliminano i cassonetti dalle strade e infine si azzera completamente la quota di ecotassa. 
In sostanza la TARES per i cittadini baresi «non prevede alcun principio di premialità per i comportamenti corretti e per una migliore gestione dei rifiuti», mentre sarebbe opportuno fare in modo che aziende e famiglie più virtuose paghino di meno.

Come Movimento 5 Stelle Bari riteniamo che ancora una volta l'amministrazione comunale abbia perso un'altra occasione per avere un differente approccio in riferimento alla gestione cittadina dei rifiuti al fine di generare un risparmio per le casse comunali, dando l’opportunità ai cittadini di risparmiare pagando soltanto in base alla quantità di rifiuti effettivamente prodotti grazie alla raccolta differenziata porta a porta a tariffazione puntuale (cioè più ricicli e meno paghi), con risultati importanti sulla prevenzione, sull’avvio a riciclaggio e sulla riduzione delle quantità di rifiuti avviate a smaltimento.

Eppure, sarebbe possibile affrontare concretamente questa sfida, come è riuscita a fare ad esempio la Germania, utilizzando un’equa leva economica che introduca un criterio di giustizia e sostenibilità ambientale che alleggerisca la pressione fiscale sui cittadini più virtuosi. In tal modo si potrebbe contribuire a liberarci definitivamente dal problema rifiuti e, di fatto, ad entrare a pieno titolo in quella società che è alla base di nuovi stili di vita che migliorano la qualità dei cittadini: la Società del recupero. In conclusione il MoVimento 5 Stelle Bari ritiene che lo SLOGAN di questa amministrazione “chi più inquina più paga” andrebbe cambiato in “chi è più inefficiente più paga” e a pagare non dovrebbero essere più i soliti cittadini baresi bensì gli amministratori incompetenti.

Vincenzo Madetti
MoVimento 5 Stelle Bari

martedì 1 ottobre 2013

Bigenitorialità, gazebo con Antonio Borromeo

Il MoVimento 5 Stelle Bari sarà presente sabato 5 ottobre con un gazebo tra via Sparano e via Dante dalle 16:00 alle 21:00 in occasione della tappa barese verso Papa Francesco di Antonio Borromeo, il papi gump protagonista della battaglia a favore della bigenitorialità per assicurare il rispetto della legge n° 54 del 2006, anche in virtù del principio costituzionale di uguaglianza.

Antonio Borromeo, 46 anni di Vasto, è un ex educatore ed insegnante di pianoforte che, dopo la separazione da sua moglie, vive con profondo disagio lo status di tanti genitori italiani separati che non vedono applicare quanto disposto dalla legge 54/2006 sulla disciplina dell’affido condiviso della prole. Con tenacia, risolutezza e determinazione cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema tanto delicato quanto attuale: l’affido condiviso dei figli.