«L’incontro che si è
svolto ieri all’Istituto Calamandrei non ha nulla a che vedere con le nostra
visione di PUG (Piano Urbanistico Generale), democrazia diretta e Decentramento
Amministrativo.
Ancora una volta i
cittadini sono stati chiamati a raccolta per essere presi in giro, gli si
voleva far credere di avere diritto di parola, di avere la possibilità di esprimere
le proprie opinioni su esigenze e priorità del territorio.
Ma, come detto, si
trattava solo di apparenza perché nulla di tutto questo è possibile con l’Amministrazione
PD, Decaro al Comune e Acquaviva al Municipio 4, e lo hanno capito tutti.
A livello personale e
come MoVimento 5 Stelle chiarisco che non ho partecipato al PUG in oggetto sia
per la casuale attribuzione del ruolo di Delegato a tale Carlo Parato, ex
candidato del PD alle Comunali 2014 che non è riuscito a farsi eleggere, sia
per il suo continuo denigrare sui social il M5S, quindi a mio avviso un soggetto non neutro
e incapace di ascoltare tutti senza pregiudizi, e sia perché era chiaro fin
dall’inizio che sarebbe stata tutta una farsa.
Tornando alla
riunione, sottolineiamo subito la duplice mancanza di rispetto dell’Assessore
Carla Tedesco che è giunta dopo 2 ore dal suo inizio e del Presidente Nicola
Acquaviva che all’arrivo dell’Assessore, mentre i cittadini parlavano, ha lasciato
la sala e ha chiesto di effettuare l’intervista con una emittente locale
scatenando la rabbia dei presenti.
Ma gli elementi
ancora più gravi sono la limitazione del diritto di parola dei cittadini perché
gli “illustri” relatori, oltre a non avere risposte, hanno rivelato che la
riunione non era stata indetta per individuare le opere considerate
inderogabili e il percorso condiviso per realizzarle ma per discutere, senza possibilità di modifica, su quello che
il PD al Comune di Bari aveva già deciso realizzando “gruppi di lavoro”.
Questo è uno dei
molteplici frutti del mancato Decentramento Amministrativo, del mancato
conferimento delle funzioni proprie ai Municipi (per non perdere il loro potere decisionale)
e del disinteresse per i cittadini e per il territorio dei Consiglieri eletti
che stanno buoni, non chiedendo quanto ci spetta di diritto, per non
pregiudicare la propria carriera nei partiti.
L’unica soluzione per
permettere a noi cittadini di decidere senza delegare sono le indispensabili
dimissioni di Decaro, Acquaviva e compagnia bella, con conseguenti nuove
elezioni e la consapevolezza da parte di tutti che votare il cugino e l’amico
nelle 10 liste civiche, create ad hoc solo per portare voti e sistemare Tizio e
Caio, produce i disastri che stiamo vivendo.»
Portavoce Consigliere M5S al Municipio 4 di Bari
Vito Saliano