martedì 23 maggio 2017

Vittime di mafia, la città di Bari ancora senza targhe commemorative

Il 25 novembre 2016, durante la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la giunta comunale di Bari aveva dato parere favorevole alle delibere per l’intitolazione di tre aree verdi del Municipio 2, rispettivamente a tre donne.

Le predette aree erano state dedicate, grazie ad una proposta del Movimento 5 Stelle, ad Emanuela Loi (agente di polizia morta durante la strage di via D’Amelio), a Francesca Laura Morvillo (moglie del giudice Falcone, morta durante la strage di Capaci) e a Palmina Martinelli, bruciata viva a soli 14 anni per essersi rifiutata di prostituirsi. Ma tutte le tre intitolazioni attendono ancora la loro targa.

A Marzo, l’iter per le intitolazioni era quasi concluso, però il Comune di Bari non disponeva, e a quanto pare non dispone ancora, delle somme necessarie all’acquisto e alla messa in opera delle targhe, ammontanti all’incirca a 250 euro cadauna.

Noi del M5S ci chiediamo: anche quest’anno l’Amministrazione Decaro ricorderà la strage di Capaci, dimenticando che c’è un giardino che da mesi attende di essere dedicato ad una delle vittime della stessa?

Il luogo ideale dove celebrarne la memoria delle vittime avrebbe potuto essere proprio il giardino “Morvillo” ubicato tra Largo 2 giugno, via della Resistenza e via della Costituente ma, invece, a causa della mancanza di risorse (pur di importo trascurabile) per acquistare le citate targhe, si sta privando una città dell’opportunità di onorare e ricordare come avrebbe meritato chi ha perso la vita a causa della mafia.


Il Movimento 5 Stelle chiede che il Sindaco e l'assessore alla Toponomastica si impegnino a reperire quanto prima i fondi necessari all'acquisto delle targhe.


Alessandra Simone, portavoce M5S al Municipio 2 di Bari




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