sabato 12 maggio 2012

UNA GIORNATA IN CONSIGLIO REGIONALE : “Dietro le quinte”

di Cesare DiVirgilio


Tornavo sotto il sole cocente lungo il breve tragitto da scuola a casa quando mi accorgo che intorno l’entrata del Consiglio Regionale si affolla parecchia gente tra cui anche molti volti noti della politica locale. Spinto dalla mia genetica curiosità mi avvicino, e nella calca riesco a sgattaiolare dentro l’androne,superando come se avessi un pass la preselezione dell’ingresso; le numerose guardie dell’ingresso mi scrutano come un alieno, “sarà il figlio di qualche pezzo grosso” – avranno pensato, e non dicono niente.

Sono dentro, nella tana dei lupi, una trentina di individui dai completi scuri e ricercati sostano silenziosi sulle loro sedie, in attesa dell’inizio della seduta, molte facce le riconosco dalla tv, altri “pezzi grossi” non mi dicono niente; una decina di persone formano il pubblico, sono giornalisti e manager dei vari enti pubblici, poi ci sono io.
Si alzi il sipario, comincia la seduta, silenzio totale: poi, come se fosse stato premuto un interruttore, i vari consiglieri regionali iniziano a farsi i fatti loro, chi messaggia, chi fuma, chi bisbiglia compiaciuto con i vicini di sedia curandosi di non farsi ascoltare, la coalizione più grande è quella delle sedie vuote; ad un certo punto il capogruppo Pdl Rocco Palese ammicca ad un suo giornalista che inizia a filmarlo mentre scandalizzato si scaglia contro i tanti assenti, dopo di lui gli altri consiglieri dell’opposizione iniziano ad insultare Vendola ed il suo staff, poichè il presidente della giunta invece di presenziare alla seduta pare stia incontrando dei suoi soci di partito. Ogni tanto Nichi fa capolino da una porta dell’aula,sorride ai suoi oppositori e si allontana nuovamente come se niente fosse,cosa che scatena ulteriori critiche. Si scatena la “guerra”, come condor che si combattono per spartirsi la preda, i consiglieri del lato destro e quelli del lato sinistro si lanciano improperi e frecciate allusive. 

Comincio a filmare la scena ma dopo neanche un minuto, un consigliere fa cenno a delle specie di “assistenti”-“bodyguard” in giacca e cravatta che mi si avvicinano ed invitano ad allontanarmi dall’aula «sono ammessi solo uomini con cravatta,sta mancando di rispetto ai signori e a tutti i pugliesi.» 
«e se a disonorarli fossero proprio questi “signori”? - ribatto io - Stanno pensando ai fatti loro invece che della comunità che li paga, seguissero almeno la seduta!!!» - non aspetto la replica - «inoltre quest’assemblea è pubblica, sono un cittadino e posso assistervi liberamente, c’era anche scritto sul sito della Regione!»
Morale: posso restare ma niente foto ; gli animi si placano ed i consiglieri tornano a confrontarsi pacatamente : sapete come funzionano i “confronti in questo genere di sedute” ?
L’ho appena imparato, uno per volta i consiglieri prendono parola, i più, svogliatamente, dichiarano di non voler dire nulla e tornano ai loro affari, gli altri invece sfruttano i dieci minuti concessi loro dall’assemblea per lanciarsi in discorsi vuoti sulla libertà,il lavoro per tutti e sull'uguaglianza, chissà se ci credono davvero in quello che dicono … Comunque tantissime belle parole (fatti “zero”), sanno che nessuno li ha ascoltati ma va bene così, sono ore interminabili in cui va avanti questa storiella.

Intanto zitta zitta la casta riesce ad approvare (ovviamente quasi all’unanimità) tre “leggine” che lascio a voi giudicare :
-Verrà alzata ulteriormente la soglia di sbarramento ufficialmente “per il principio democratico che garantisce la presenza importante nelle istituzioni di quei partiti che si sono guadagnati il posto per tradizione” contro i “demagoghi” degli ultimi tempi
-lo Stato chiede il rispetto del “patto di stabilità”da parte della regione Puglia,in altre parole era stato fissato un limite della spesa pubblica che quest’esecutivo ha già abbondantemente superato,come fare dunque per assumere i 200 medici cui Vendola aveva già promesso il posto?! Ecco pronta un emendamento “ad hoc”: sono fissati dei concorsi che però con un escamotage avranno dei tempi più lunghi del normale, affinché la loro valenza parta da gennaio 2013,cioè da quando non avrà più valore il “patto di stabilità”. Pdl e Udc sono rimasti scandalizzati da una proposta che vuole “andare contro lo stato, imbrogliando “, ciònonostante alla fine le votazioni sono state quasi tutte positive.
Al contrario è stata osteggiata e bocciata la proposta di effettuare negli ospedali pugliesi una seria “planimetria del personale”, cioè compilare un semplice ed indispensabile archivio dove si registri che in quell’ospedale ci sono 6 chirurghi mentre ne occorrono 10 e in quell’altro 12 dietologi mentre ne basterebbero 5; sarebbe una riforma di buon senso e utilissima a tutta la cittadinanza,ma hanno avuto il coraggio di criticarla perché “potrebbe favorire trasferimenti e demoralizzare il personale” … che è un po’ come dire “nel mio ufficio non uso il computer altrimenti che ho preso a fare una segretaria?” 


Ore e ore di retorica, forse ero l’unico nel locale che ancora cercava di ascoltare i discorsi preparati da alcuni consiglieri, si annuncia l’ultima orazione di Mazza (Idv) , una pappardella scontatissima sull’importanza della sanità e sul “welfare state” ; conclude il coordinatore Introne con un discorso tutto di propaganda su quanto quest’esecutivo stia facendo per riportare la Puglia sul piano che le compete. La riunione è sciolta.


Ma non è finita qui, adesso i nostri bravi politici si avvicinano in massa ai “giornalisti”, non posso crederci: stanno decidendo insieme cosa far segnalare e cosa no,cosa dire e cosa tralasciare,cosa enfatizzare… sono senza parole.
Basta, mi mancava l’aria, i consiglieri che fino ad adesso si erano gettati vagonate di insulti addosso, svegliati dal torpore, vanno a stringersi la mano;
Io scappo, nell’ingresso c’è una cappa di fumo asfissiante, un bel respiro e … finalmente sono fuori, alla luce del sole!


Mi mancava questo senso di libertà, niente oppressione o ipocrisia dilagante, niente occhiate maliziose, mi sento carico, questo modo di fare politica con la cravatta nera, verrà travolto; lo travolgeremo noi pacifici rivoluzionari; e lo faremo in jeans!


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1 commento:

  1. Sono disgustato da quanto letto, è davvero una vergogna. Sono uno studente universitario di Bari e riconosco il modus operandi della "classe dirigente" barese perchè si estende ad ogni ambito. Parlo di politica,istruzione, sanità. E' opportuno parlare di "caste", chi non ne fa parte e non è "figlio di qualche pezzo grosso" vale zero. Nel mio ambito cerco di combattere ogni giorno contro "Baroni" e co. ma la politica è entrata anche nelle università. Questo articolo mi è stato segnalato casualmente. Ho visto che purtroppo nel mio comune il M5S non c'è ancora, potreste dirmi come diventare uno di voi? A lamentarsi sono bravi tutti, credo però sia giunto il momento di iniziare a cambiare le cose.

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