Apprendiamo da notizie di stampa che a poca distanza da “Villa Giustinani” sono state rinvenute altre grotte e strutture sotterranee nel corso dei lavori di costruzione degli 8 alloggi popolari e della nuova sede Municipale previsti dal Pirp.
Dopo la valutazione della Soprintendenza è stato deciso di non fermare i predetti lavori ma è stata disposta la presenza all'interno del cantiere di un geologo al fianco del personale delle ditte incaricate dei lavori medesimi.
Il M5S – precisa la Portavoce al Municipio 2 Alessandra Simone - è dell’avviso che “un sito ancora sconosciuto e da poco entrato a far parte del patrimonio comunale necessiterebbe di maggiori approfondimenti e verifiche in ordine alla sua esatta rilevanza, vista anche la prossimità al sito tutelato di “Villa Giustiniani”, al fine di farne oggetto di pari tutela, eventualmente anche mediante imposizione di un apposito vincolo”. Pertanto ha interrogato l’Assessore Galasso e l’Assessore Tedesco al fine di sapere se sono state effettuate indagini geologiche e geofisiche prima di procedere alla cantierizzazione dal momento che, la vicinanza all’ipogeo di “Villa Giustiniani”e la particolare storia dei quartieri San Pasquale e Carrassi poteva giustamente far ipotizzare la presenza di altre strutture sotterranee.
La Portavoce ha chiesto, inoltre, l’intervento sul citato cantiere del consigliere incaricato per le politiche di valorizzazione degli insediamenti rupestri e degli ambienti ipogei e copia della relazione della competente Soprintendenza. “Non possiamo permetterci” – conclude Simone – “di continuare a commettere gli stessi errori del passato sia remoto che recente, quando la storia si cancellava in nome del cemento senza tener conto dell’importanza culturale e sociale di ritrovamenti importanti come questi”.
Alessandra Simone
Portavoce Municipio 2 Bari
lunedì 13 novembre 2017
DOPO I RITROVAMENTI NEI PRESSI DI "VILLA GIUSTINIANI" IL M5S CHIEDE PIU' CAUTELE
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martedì 7 novembre 2017
Waterfront: nuovi disagi e segnalazioni
"Avvisato dai cittadini, mi sono recato questa mattina in sopralluogo sul lungomare del quartiere Fesca di Bari, dove ho potuto constatare e documentare con foto e video un tombino "traballante" in un’area aperta al transito veicolare. Ovviamente ho provveduto a segnalare la situazione alla Commissione Municipale con delega alla Sicurezza. Non è un tombino a far notizia, so bene che situazioni simili posso verificarsi anche in altre zone della città, però qui parliamo di un danno in un'area di nuova costruzione che va a sommarsi agli effetti già provocati dal maltempo e dalle mareggiate nelle scorse settimane oltre che all'inciviltà di alcuni cittadini che continuano a non conferire correttamente i rifiuti di piccole dimensioni, rendendo il lungomare poco pulito. C'è da chiedersi come questo tombino abbia fatto a danneggiarsi in questo modo, e ovviamente, stavolta vien difficile pensare ad atti vandalici. Ora, nella speranza che il Comune transenni e risani il tutto, restano dei grandi interrogativi rivolti al sindaco: Quando sarà finito il lungomare? Qualcuno risarcirà i cittadini per i ritardi e i disagi di questi anni?"
Davide De Lucia, Portavoce del Movimento 5 Stelle
Città di Bari - Municipio 3
Davide De Lucia, Portavoce del Movimento 5 Stelle
Città di Bari - Municipio 3
Mercati settimanali Municipio 2. L'Amministrazione ignora la normativa vigente e non fa rispettare l'ordinanza sindacale. Il M5S propone iniziative per migliorare la raccolta dei rifiuti e il controllo dei mercatali.
I Portavoce al Municipio 2, Alessandra Simone e Claudio Carone, chiedono
dal 2015 la regolamentazione degli spazi e delle attività mercatali, come
prevede la normativa in materia, in particolare dei mercati settimanali di
Piazzale Lorusso e di Viale Madre Teresa di Calcutta. Infatti, mentre nel primo
caso i numeri e le strisce gialle che delimitano gli stalli sono ormai del
tutto sbiadite, nel secondo, invece, non sono mai state disegnate, nonostante
il Consiglio del Municipio 2 abbia già da tempo deliberato la posizione
definitiva del mercato.
La mancata definizione degli stalli che delimitano l’area di quanti
sono in possesso della licenza commerciale rende difficoltoso il riconoscimento
immediato di eventuali abusivi da parte della Polizia Municipale, nonchè il
controllo da parte degli Ispettori Ambientali AMIU.
Inoltre, questa mancanzaè causa anche di un altro annoso problema che
L’Amministrazione continua ad ignorare, vale a dire l’abbandono dissennato di
rifiuti indifferenziati dopo le attività mercatali.
Tali rifiuti, infatti, invadono le strade, le aiuole e le campagne
circostanti creando disagi ai residenti e contribuendo all’inquinamento
ambientale e alla situazione di degrado e sporcizia di cui è già vittima la
città";
Seppur esista un’ordinanza che obbliga
gli esercenti nei mercati situati su pubblica via di mantenere pulito il
suolo corrispondente ai rispettivi posteggi ed intorno ad essi, evidenziamo
ancora una volta che tale ordinanza
viene disattesa e che i controlli non risultano efficaci.
A tal proposito il M5S ha proposto all’Amministrazione di dotare gli
operatori del commercio su aree pubbliche di appositi contenitori o buste
numerate con lo stesso numero degli stalli, che con altra istanza si è già
chiesto di numerare e delimitare opportunamente sul manto stradale, al fine di
incentivare una raccolta differenziata adeguata, ad oggi del tutto
inefficiente, nonché di favorire e intensificare le fasi di controllo e di
individuare più facilmente gli eventuali trasgressori.
Alessandra Piergiovanna Simone
Claudio Carone
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Orti Urbani orfani del Regolamento!
Apprendiamo dagli organi di stampa che saranno a breve affidati circa 4 mila metri quadri di suolo pubblico in zona Poggiofranco, nell’area compresa tra via Lucarelli e via Mitolo, dove, da circa 2 anni, i residenti attendono che il loro progetto di realizzazione di un orto urbano venga accolto.
Il Sindaco ha dichiarato che “bisogna dare agli uffici qualche giorno per risolvere gli ultimi problemi tecnici” e ha ammesso che due anni sono troppi per ottenere in concessione un terreno, ma si sono accavallati ben tre regolamenti, ovvero quello per l’adozione di spazi comuni, quello dedicato alle aree a verde, e quello riservato alle strutture comunali con versamento di contributo".
Questo è un ritardo inaccettabile per un’Amministrazione che è incapace di gestire e manutenere il verde e quindi governa una delle città meno "green" d’Italia, ma soprattutto, tale ritardo, non è accettabile per una comunità che da anni attende un Regolamento "ad hoc" sulle modalità di affidamento delle aree per la realizzazione di orti urbani, al quale tutti, cittadini e/o associazioni, possano fare riferimento.
Inoltre, questo contribuisce, ancora una volta, a complicare la macchina amministrativa anziché renderla più spedita ed efficace. Infatti la mancata attuazione del decentramento amministrativo calpesta sistematicamente l’autonomia municipale che subisce di fatto decisioni prese altrove.
"Più volte", afferma la portavoce Alessandra SIMONE, "in commissione municipale Patrimonio ho chiesto, attraverso il Presidente della stessa, di ricevere dalla Ripartizione Patrimonio l’elenco delle aree pubbliche verdi ricadenti sul territorio del Municipio 2, al fine di conoscere e programmare, attraverso un atto di indirizzo, la loro destinazione d’uso". L’intenzione era quella di predisporre un elenco di aree disponibili e di coadiuvare gli uffici e i soggetti eventualmente interessati ad adottarle. Analoga iniziativa è stata intrapresa anche nella competente commissione comunale dove più volte è stato chiesto il censimento delle aree comunali, la pubblicazione degli elenchi nel sito web ed una più trasparente gestione degli affidamenti.
Ma ad oggi sono rimpalli di impegni presi e quasi sistematicamente non mantenuti dalle ripartizioni Patrimonio ed Urbanistica.
Inoltre, giova ricordare al Sindaco, alla sua Giunta e a tutti gli organi municipali che tra le funzioni proprie del Municipio vi è la “gestione del verde”, ivi compresa l’adozione di spazi a verde urbano, e tra le funzioni (mai) delegate vi sarebbe la programmazione dell’utilizzo degli spazi pubblici nel territorio municipale, che deve risultare da apposita delibera di Consiglio municipale esecutiva, ma noi consiglieri componenti della competente commissione non siamo stati in alcun modo interpellati o informati, neanche dal Presidente del Municipio, sulle indicate iniziative. Tutto questo, però, sembra non interessare ai nostri amministratori. Piuttosto, si preferisce trovare delle “formule” per affidare quanto prima gli spazi ai cittadini “perché è impensabile", afferma Decaro,"approvare a stretto giro un nuovo regolamento”. Ci chiediamo a questo punto se è ancora intenzione dell’Amministrazione continuare ad agire in maniera approssimativa e rabberciata, causando ritardi e non consentendo a tutti i richiedenti un percorso chiaro.
MoVimento 5 Stelle Bari
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