giovedì 6 agosto 2015

Bari ha perso la testa ….. ed anche la Fiera




La città di Bari ha perso la guida di uno dei luoghi che hanno fatto la nostra Storia ovvero la Fiera del Levante.
Il consiglio comunale monotematico che si è tenuto ieri doveva essere il luogo in cui il Sindaco e la sua giunta avevano la possibilità di raccontare alla città il perché e come si è arrivati all’affidamento esterno della Fiera del Levante ed in particolare come ha potuto uno dei soci fondatori, la Camera di Commercio, scalare, con una cordata che comprende Bologna Fiere S.p.a., la stessa.
Il consiglio comunale monotematico era stato chiesto dopo i reiterati ed inascoltati appelli rivolti, da ultimo anche al neo Presidente della Regione Puglia, per conoscere i dettagli dell’imminente ratifica dell’unica offerta ricevuta per la gestione “PER SOLI 60 ANNI” dell’ente fieristico barese.
L’offerta in questione, è bene ricordarlo, è la conseguenza di un invito a manifestare interesse per la valorizzazione, riqualificazione e gestione di talune aree del quartiere fieristico come da delibera del Consiglio Generale della Fiera del Levante del 02 dicembre 2014.
Il Consiglio Generale della Fiera del Levante è così composto: UGO PATRONI GRIFFI – Presidente, LORENZO DE SANTIS - Vice Presidente in rappresentanza del Comune di Bari così come GIOVANNI PENNISI e SANDRO SPATARO, ROBERTA CHIONNO in rappresentanza della ex Provincia unitamente ad ANDREA BALESTRAZZI e DOMENICO MAGISTRO, GIUSEPPE CASCELLA,  in rappresentanza della Regione Puglia con NICOLA FAVIA e SABINO PERSICHELLA, ALESSANDRO AMBROSI in rappresentanza della Camera di Commercio di Bari con BENIAMINO CAMPOBASSO e GIUSEPPE RICCARDI.
Come MoVimento 5 Stelle ad esempio ci siamo chiesti se questi illustri nostri concittadini che probabilmente passeranno alla storia come i necrofori della Caravella, avevano ed hanno i pieni poteri per poter cedere ad altro soggetto la gestione degli spazi di proprietà della Fiera del Levante per 60 anni ed in cambio di un fitto di soli 1,11 euro al metro quadro.
Ed ancora, dov’era il presidente della Camera di commercio, che oggi si pone a capo della cordata, quando la Fiera inanellava continui bilanci con il segno meno? Quali erano i piani economici industriali che i vari management di turno avevano individuato per correggere politiche di spesa decisamente non ispirate al contenimento della stessa?
Quindi per questi interrogativi e per altri già ricompresi in un esposto depositato che abbiamo rivolto il nostro invito, contenuto nell’ordine del giorno presentato, tendente ad avviare ogni attività ispettiva al fine di poter consentire al Comune di Bari, in qualità di socio fondatore, di chiedere la revoca in autotutela della delibera del Consiglio Generale in questione.
Ma questo non si è potuto discutere a seguito di una pretestuosa pregiudiziale richiamata dal capogruppo del Partito Democratico che di fatto ha impedito il dibattito in consiglio e messo il bavaglio a chi voleva rappresentare le ragioni in difesa di un bene identitario quale è la nostra Fiera del Levante.
Un breve richiamo, rassicurazione e qualche nozione di storia locale al Sindaco Decaro va comunque fatta.
Il nozione di storia è che la Fiera del Levante nasce dopo un lungo dibattito iniziato dal senatore Antonio De Tullio fin dal lontano 1911 che gettò le basi di una Mostra Campionaria in sito dei nostri prodotti. Il processo di studio ed elaborazione si concluse nel 1930, dopo che per anni le migliori e più illuminate menti dell’imprenditoria, della politica e del giornalismo seppero creare le giuste condizioni per realizzare quell’importante ed unica operazione  quale è la Fiera del Levante.
La rassicurazione è che il MoVimento 5 Stelle per sua natura combatte ogni tentativo di cementificazione e spreco di territorio, quindi è del tutto estraneo a logiche di speculazione edilizia.
Il richiamo e ricordo è che la Puglia era per definizione la California del Sud, così come Bari la Milano del Sud; oggi ci ritroviamo ad essere rottamati e colonizzati da una cordata che vede un socio fondatore come la Camera di Commercio presieduta da tale AMBROSI Alessandro che in qualità di concedente e candidato concessionario probabilmente oltre che a far rigirare nelle tombe i padri fondatori si trova in un leggero conflitto di interessi.

I Portavoce al Comune di Bari del MoVimento 5 Stelle


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