Carbonara è una frazione periferica di Bari che sta crescendo a dismisura: con l'aumentare della popolazione e della implementazione urbana, stanno nascendo tanti problemi. Dal 2005 il comitato locale "Uniti per l'Autonomia" si batte per l'indipendenza politico amministrativa da Bari. La popolazione autoctona mal sopporta l'aggregazione al capoluogo, che penalizza fortemente lo sviluppo. Nel 2010, il Sindaco Emiliano ha bocciato il disegno di legge che avrebbe reso indipendente da Bari le tre frazioni: Ceglie, Loseto, Carbonara.
La necessità di staccarsi è incentrata sul fatto che l'istituto del decentramento comunale non è una soluzione sufficiente a risolvere adeguatamente i problemi di una comunità di circa 40mila abitanti. Questa realtà non può essere più gestita in modo efficiente e soddisfacente dall'Amministrazione centrale barese, che non è mai riuscita a far emergere le potenzialità economico-commerciali di questo territorio, peraltro sfruttato negli ultimi decenni solo per disastrose speculazioni edilizie, che hanno aumentato enormemente il numero degli abitanti residenti, incrementandone i problemi, senza che si sia badato ad alcuno sviluppo socio-culturale, che anzi, recentemente, è stato decisamente penalizzato. Si pensi ad un centro di aggregazione come il cinema Carella, chiuso per problemi di mantenimento, di cattivi collegamenti, di disinteresse dell'amministrazione, come se la chiusura di una struttura di quella natura non avesse ricadute negative su tutto il tessuto sociale.
Altra questione venuta a complicare la situazione del quartiere è stato poi lo spostamento del mercato settimanale nei pressi del Di Venere. Di fatto, i commercianti lamentano che il parcheggio adiacente l'area mercatale del martedì sia quasi sempre occupato, sin dalle prime luci del mattino, dai lavoratori e dai pazienti dell'ospedale che impediscono l'arrivo di potenziali clienti. Dunque, ciò ha provocato problemi di parcheggio e ingorghi snervanti. Il Sindaco Emiliano e la sua Amministrazione insomma, non ha fatto altro che sradicare il cuore pulsante di questi piccoli centri, resi ancora più vuoti dall'apertura, nelle loro prossimità, di grandi centri commerciali ed ipermercati.
Noi del M5S ci batteremo affinché la vita civile di questo quartiere, non sia legata solo al giro in piazza, ma vengano creati centri di sviluppo economico, culturale e sociale della comunità, per portare avanti progetti concreti da attuare in brevissimo tempo, svincolandoli da quelle pastoie burocratiche che sono i veri killer di qualsiasi iniziativa. Oltre a ciò, ci impegneremo per la realizzazione di una rete di autobus che renda possibile il raggiungimento del centro barese e da lì di tutte le altre zone della città, con collegamenti efficienti e a varie ore del giorno e della notte.
Carbonara, Ceglie, Loseto non saranno più frazioni lasciate al degrado e alla delinquenza, ma centri dove lo sviluppo economico-commerciale potrà prendere piede, rivitalizzandone le comunità.
Il M5S non consentirà che tali frazioni rimangano abbandonate a se stesse, come per anni ha fatto l'Amministrazione Emiliano, ma farà in modo che vengano integrate a pieno titolo nello sviluppo urbano di Bari; non permetterà a chiunque venga dopo Emiliano, che vengano commessi delitti di isolamento sociale come quello a cui l'attuale sindaco ha condannato tutte le periferie cittadine.
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