Un albero per ogni bambino nato o adottato è la norma contenuta nella Legge 29 gennaio 1993 n. 113 e s.m..
La norma, infatti, prevede che i comuni provvedano, entro sei mesi dalla registrazione anagrafica di ogni neonato residente, a porre a dimora un albero nel territorio comunale e ad annotare presso l’ufficio anagrafico il luogo esatto dove tale albero sia stato piantato.
Nel 2013 il legislatore è intervenuto nuovamente sul tema prevedendo che entro un anno dalla data della nuova disposizione (Legge 14 gennaio 2013 n.10), ciascun comune doveva attivarsi per censire e classificare gli alberi piantati nelle aree urbane di proprietà pubblica.
Il nuovo intervento normativo, più stringente, fu dovuto quale naturale conseguenza dopo che per venti anni la norma era stata sostanzialmente disapplicata e quindi per assicurarne l’effettivo rispetto.
Inoltre la rivisitazione della norma del 2013 ha previsto anche che due mesi prima della scadenza naturale del mandato, il sindaco rende noto il bilancio arboreo del comune, indicando il rapporto fra il numero degli alberi piantati in aree urbane di proprietà pubblica rispettivamente al principio e al termine del mandato stesso, dando conto dello stato di consistenza e manutenzione delle aree verdi urbane di propria competenza.
Avrà ottemperato la precedente giunta a quanto disposto dalla Legge? E l'attuale giunta quali attività ha posto in essere per rispettare la normativa vigente?
Queste, pertanto, sono state le premesse per la nostra interrogazione rivolta all'Assessore all'Ambiente affinché la comunità barese sia informata sul catasto arboreo della città di Bari ovvero delle iniziative poste in essere per il puntuale rispetto della normativa vigente.
Pubblicheremo su questo blog le notizie che arriveranno dall'Assessore e dalla Ripartizione Ambiente.
I Portavoce Comunali e Municipali del MoVimento 5 Stelle Bari
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