Oggi, 15 ottobre 2015, a distanza di una settima si è
nuovamente riunito il Consiglio del Municipio 2 per discutere dell’ultimo punto
all’ordine del giorno dello scorso Consiglio, tenutosi l’8 ottobre u.s.
Durante l’ultimo Consiglio, infatti, “a causa” delle
proposte di emendamento del M5S alle proposte di modifica dello Statuto
Comunale, la maggioranza ha chiesto una sospensione di cinque minuti per
potersi confrontare sugli stessi ma, una volta tornati i Consiglieri in sala,
all’appello è venuto meno il numero legale e, pertanto, la seduta si è sciolta.
Il Consiglio di oggi ci ha visti discutere esclusivamente
del punto rinviato per i motivi sopra citati.
Tra le proposte di emendamento presentate dal M5S vi erano
due proposte atte ad equilibrare e assicurare la pari presenza di genere nelle
Istituzioni attraverso le così dette “azioni positive”, una proposta
riguardante la possibilità di poter accedere a determine e delibere anche
attraverso il sistema cartaceo, qualora quello informatico fosse indisponibile
(ciò capita spesso, soprattutto in Municipio, dove abbiamo a disposizione un solo
computer per 20 consiglieri), un’altra proposta riguardante la possibilità di
prevedere, per i Presidenti di Municipio appartenenti ad aree politiche diverse
da quelle del Sindaco, una maggiore operatività politica indipendente dalle
linee programmatiche di quest’ultimo, sempre nel rispetto delle funzioni
proprie e di quelle delegate. Gli ultimi due punti, invece, riguardavano delle
precisazioni in riferimento alla citazione nello Statuto Comunale del
Regolamento sul Decentramento Amministrativo.
Le citate proposte (tranne una, ovvero quella sul citato
Regolamento) sono state tutte bocciate, pur avendo il sostegno delle altre
minoranze e nonostante fossero state accolti dai Consiglieri di maggioranza e minoranza
nella commissione competente del Municipio 1.
Tra le motivazioni che hanno fatto da “cappello” alle
intenzioni di voto ne abbiamo sentite di tutti i colori: ad esempio che sei
proposte di emendamento avrebbero potuto “oscurare” la proposta di emendamento
fatta dalla maggioranza e riguardante la possibilità per i Municipi di scegliere
con apposita delibera il proprio stemma.
Siamo stati invitati dalla maggioranza ad occuparci di
qualcosa di più “importante” per la collettività rispetto alla nostre proposte
di emendamento, senza considerare che lo STATUTO COMUNALE è il testo
fondamentale che stabilisce le linee guida alle quali si deve orientare
l'attività del Comune. Questo vi pare un argomento poco importante?
I colleghi tutti avrebbero dovuto approfittare di questa
occasione per far sentire la loro voce e partecipare attivamente al
miglioramento del testo in oggetto.
Precisiamo che, sebbene il parere dei Municipi sia
obbligatorio ma non vincolante, nessuno ci vieta di “suggerire” degli
emendamenti al Consiglio Comunale e, quindi, di presentare durante il Consiglio
Municipale nostre proposte/suggerimenti.
Inoltre, non essendoci rappresentanti del M5S all’interno
della “Commissione Regolamenti”, l’unico momento di confronto per noi diventa
necessariamente il Consiglio, soprattutto se si considera che reperire i documenti
su cui discutere, e le relative modifiche tramite la Commissione, diventa
talvolta difficile.
Da un’attenta lettura risulta, altresì, che lo Statuto Comunale
di Bari presenta numerose imperfezioni e refusi di carattere ortografico,
rivelando un’inaccettabile mancanza di attenzione nei confronti di un testo così
importante (almeno per noi).
I Consiglieri del
Movimento 5 Stelle Alessandra Piergiovanna Simone e Claudio Carone, pur non essendo
“responsabili” del rinvio della discussione dell’ultimo punto all’ordine del
giorno iscritto nel Consiglio Municipale dell’8 ottobre 2015 (ricordiamo, infatti,
che è dovere soprattutto della maggioranza garantire il numero legale), comunicano
che hanno deciso di rinunciare all’emolumento corrisposto per il Consiglio
odierno, ritenendo lo stesso un’appendice di quello precedente.
Alessandra Piergiovanna Simone
Claudio Carone
Portavoce M5S - Municipio 2
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