Francesco Siciliani, candidato sindaco M5S alle prossime amministrative nel comune di Bitritto (BA), è stato barbaramente aggredito per aver difeso il suo borsello.
Il movimento 5 stelle di Bari manifesta la solidarietà ed augura a Ciccio un pronto recupero.
Forza Ciccio, non mollare!
M5S - BARI-
mercoledì 30 aprile 2014
CERCHIAMO RAPPRESENTANTI DI LISTA
Stiamo cercando persone disponibili a fare da rappresentanti di lista per il Movimento 5 Stelle alle elezioni comunali ed europee del 25 maggio per il COMUNE DI BARI
Vuoi aiutare il MoVimento 5 Stelle offrendoti come rappresentante di lista? Riempi subito questo modulo: https://docs.google.com/forms/d/1R_Io6C-D-MWo1ohJOX2ln4X7OkkvpFFpj_ZPu5WqqrQ/viewform
Ricordiamo che:
- per tutta la durata delle operazioni elettorali a cui assiste, il RdL può essere esonerato dal lavoro, previa certificazione che viene rilasciata dal presidente di seggio assegnato. Se pubblico dipendente, deve dare preventivo avviso al proprio ufficio di appartenenza.
- lo svolgimento del servizio di rappresentante di lista, essendo un diritto tutelato da norme di legge, non può essere negato dai datori di lavoro sia essi pubblici che privati.
- poiché le operazioni elettorali si svolgono nella giornata di domenica, l'interessato è libero dal lavoro fino al giorno di fine scrutinio e dovrà fruire, successivamente, di un giorno di riposo per il recupero della giornata di domenica.
- la prestazione di rappresentante di lista è svolta a titolo gratuito.
Il rappresentante di lista partecipa alle consultazioni per vigilare sul regolare svolgimento dello spoglio, in modo che le schede siano esaminate e conteggiate correttamente.
#vinciamonoi #innovazioneincomune
M5S -BARI-
martedì 29 aprile 2014
Sabino Mangano: "La maggioranza dei cittadini è con il MoVimento 5 Stelle"
"Il MoVimento 5 Stelle Bari è un gruppo aperto, inclusivo e più compatto che mai, una vera e propria comunità di uomini e di donne con l'elmetto. Ne è la dimostrazione la grande partecipazione ai firma day (600 firme in meno di una settimana), agli ultimi eventi pubblici ed il continuo confronto con i cittadini attivi sui social network." A dichiararlo è il portavoce M5S Sindaco di Bari Sabino Mangano: "Il MoVimento 5 Stelle – continua – non è un partito e non ci sono gerarchi. Il MoVimento 5 Stelle è partecipazione e ciascuno vale semplicemente uno. Le polemiche degli ultimi giorni sono reiterate soltanto da una minoranza che vede nel M5S esclusivamente un partito-carro sul quale salire. I nostri principi sono la trasparenza, la coerenza e la democrazia partecipata. Non c'è delega in bianco, anzi, invitiamo costantemente alla partecipazione per raggiungere il 100% della cittadinanza attiva per il bene comune. Siamo noi – precisa – la maggioranza dei baresi che manderà a casa una classe dirigente composta da mantenuti dalla politica! Invito chi si professa vicino al MoVimento, ad evitare sterili polemiche e dichiarazioni non veritiere perchè cosi finiranno per fare il gioco dei partiti e della stampa di regime... In caso contrario – conclude il portavoce – risulterà evidente, al vero popolo 5 Stelle, che queste poche persone abbiano definitivamente perso l'etica e l'appartenenza al MoVimento 5 Stelle mirando probabilmente a riaccasarsi in qualche partito (sempre che non l'abbiano già fatto)."
domenica 27 aprile 2014
Europee 5 Stelle Bari - 28/04/14
Lunedì 28
aprile gli attivisti e i candidati baresi del MoVimento 5 Stelle ospiteranno,
presso il proprio comitato elettorale in via Melo 31, due candidati
5S all'europarlamento:
#vinciamonoi
Laricchia
Antonella dalle ore 10.00 alle 12.00
Ronzino
Alfredo dalle ore 16.00 alle 18.00
sabato 26 aprile 2014
Bari Vecchia esiste…… o meglio resiste.
Sarà perché è una penisola che si protende verso il nostro bel mare
Adriatico e quindi visibile da terra e dal mare. Sarà perché questa sua
posizione geografica l’ha favorita nel corso dei secoli ponendola
al centro di fiorenti scambi commerciali con i paesi del Levante. Sarà
perché è stata sempre in prima fila in scontri di conquiste da parte
di arabi e turchi, punto di passaggio obbligato per i viaggi di
conquista da parte dei Crociati. Sarà per la sua storia che ha
abbracciato tutte le culture possibili ed immaginabili, romana,
medioevo, longobarda ,araba, bizantina, normanna, sveva, angioina,
aragonese, spagnola e borbonica.
Sarà per tutto questo ma Bari Vecchia esiste e resisterà ancora nonostante tentativi ripetuti di porre fine alla sua vita e alla sua cultura.
Nell’ultimo trentennio , a parte piazza Ferrarese e la zona della Muraglia, sembra quasi che tutto il resto della città vecchia sia finito nel dimenticatoio delle amministrazioni che si sono succedute.
Piazza Ferrarese è la piazza adiacente al quartiere murattiano quindi un restayling andava necessariamente fatto e la muraglia ha l’affaccio sul mare che allieta la vista di coloro che se lo possono permettere avendo acquistato a poco prezzo prima della ristrutturazione avviata con il cosiddetto piano Urban . Il resto del quartiere, nonostante sia più ricco di vita comune, di cultura, di tradizioni e di bellezze artistiche, pare non essere stato mai considerato da nessuna delle amministrazioni che si sono succedute negli ultimi anni.
Durante gli anni 70 e anni 80 la città vecchia è al centro della cronaca barese a causa della sua propensione a delinquere vista la presenza di famiglie dedite al contrabbando e allo scippo prima e allo spaccio e alla prostituzione dopo. Sono anni bui per il quartiere decisamente in mano a queste famiglie che inizieranno con il trascorrere del tempo ad allargare i loro confini verso altre zone e stringere alleanze con altre bande al di fuori del quartiere.
Poi ci sarà l’inizio della trasformazione con l’avvento negli anni 90 del già citato Piano Urban per la rivalutazione dei quartieri degradati. L’iniziativa Comunitaria URBAN, questo prevedeva la normativa, avrebbe dovuto affrontare problemi legati a situazioni di isolamento, povertà ed esclusione, e prevedere un pacchetto di progetti che avrebbero integrato la riqualificazione di infrastrutture obsolete ed iniziative di carattere occupazionale ed economiche.
Questo progetto era sostenuto da misure destinate a combattere l’esclusione sociale nei quartieri in crisi, nonché da azioni volte a migliorare la qualità dell’ambiente.
Il progetto per la città di Bari mirava a sostenere nuove attività produttive attraverso lo sviluppo di un settore artigianale, di un nuovo comparto turistico e di strutture per la ricettività degli studenti universitari.
I fondi stanziati nel periodo 1994 – 1999 sono stati 8,200 milioni di euro.
In teoria il Piano Urban ha rifatto solo la facciata della Città Vecchia, facciata che si volge al centro della città con Piazza Ferrarese e Piazza Mercantile, come detto sopra, e la zona che si affaccia sul mare la cosiddetta Muraglia. Il resto? Ha fallito il suo scopo principale perché ha favorito solo la rendita e la speculazione, mentre potrebbe profilarsi un’omissione di atti d’ufficio per la sostanziale non applicazione della delibera del consiglio comunale del 2002 su alcuni elementi intervenuti di mancata manutenzione stradale e degli edifici interni al quartiere e di innovazione come la costruzione di condutture idriche e serbatoi.
In effetti girando per il quartiere si possono ancora notare moltissime abitazioni mantenute stabili da provvisorie travi in legno ed in metallo che ormai di provvisorio non hanno più nulla essendo state montate almeno 20 anni fa. Sono a rischio di crollo qualcosa come 80 palazzi sparsi per il quartiere. Partendo da via Vallisa e arrivando in strada Gironda sono almeno nove i civici con le porte d' ingresso murate e con i cartelli di «lavori in corso» senza che si veda un solo operaio.
Anche luoghi storici come l' arco delle Meraviglie cadono a pezzi. L' arco del Vanese si sta frantumando, dall' arco Alto di piazza Castello cadono calcinacci, il portone di «Iss e trase» è lesionato mentre i ragazzini continuano a giocare sotto il muraglione di fronte al porto, crollato mesi fa e ancora a rischio.
Il sindaco, dal canto suo propose la creazione di un' agenzia per i palazzi storici in modo da reperire strumenti e fondi per il recupero del patrimonio artistico. Mai realizzato.
La speculazione edilizia ha fatto da padrone in tutto questo contesto: da diversi anni prima della riqualificazione Urban si era diffusa per la città vecchia una corsa all’acquisto di interi stabili da parte di professionisti e di imprenditori senza scrupoli che con pochi soldi hanno barattato la dignità dei suoi residenti. Non c’era più posto per ricordi e per tradizioni ormai nel cuore della gente. La violenza di quegli anni, l’insicurezza delle strade, la certezza di un futuro migliore in altre zone della città, a volte anche socialmente peggiori della stessa città vecchia, la certezza di una somma in denaro per loro degna di rispetto hanno fatto si che molti abitanti rinunciassero alla loro casa cedendo al ricatto e accettando le offerte.
Si possono notare queste bellezze oggi passeggiando per via Venezia, la cosiddetta Muraglia, per piazza Mercantile, per qualche stradina interna. Case completamente ristrutturate con volte alte con travi a vista, magari qualcuna trasformata in bed and breakfast ma che comunque non sarebbero mai potute diventare così in mano ai poveri pescatori, in mano ai poveri commessi o in mano ai poveri artigiani della città vecchia.
Ma con loro sono andati via dalla città vecchia anche cartoline di vita comune come i pescatori che riparavano le reti in riva al mare, gli artigiani artisti del legno, delle ceramiche, sono andati via i commessi che riempivano i negozi del centro con il loro lavoro. I tanti orefici che riempivano la strada a loro dedicata. Sono andati via i fornai, i maestri del pane e della focaccia. I piccoli negozi di merceria, di macelleria, di biancheria, il corredo era obbligatorio per il matrimonio dei figli.
Oggi vediamo Bari Vecchia piena di locali di ristorazione, di birrerie, di false imitazioni di rivendita di prodotti gastronomici della nostra tradizione. Noi della città vecchia non condanniamo la modernità, lo sviluppo, l’avanzamento delle nuove tecnologie, ma desideriamo preservare e tramandare le origini della nostra città, desideriamo volgere i nostri occhi al mare, fermo li ad attendere di essere ancora rivalutato, desideriamo divulgare la nostra storia e la storia delle nostre chiese disseminate in tutto il territorio, sono circa 24 e quasi un centinaio di icone, vogliamo che anche alle future generazioni venga concesso il diritto di vivere queste bellezze e queste tradizioni.
Ed ancora, notizia di questi giorni, assistiamo allo scempio che si sta perpetrando all’interno dell’area portuale in cui si sta costruendo un fabbricato tipo una Punta Perotti bis che sarà sede del Provveditorato alle Opere Pubbliche. Ma ci rendiamo conto che vengono bloccati la gran parte dei lavori di ristrutturazioni edili da parte della nostra Sovrintendenza ed oggi costruiamo di fronte al Castello Svevo a due passi dal mare senza che nessuno muovi una virgola o ponga interrogativi? La nostra Amministrazione non si oppone e non si esprime a riguardo lasciando ancora una volta la città vecchia abbandonata a se stessa.
Noi del M5S non resteremo a guardare anzi il nostro impegno sarà rivolto alla conservazione della sua cultura e al preservare il suo unico apparato edilizio ed urbano. Non solo per noi ma specialmente per i nostri figli.
Ecco i nostri figli. La loro crescita. Il loro insegnamento. La loro scuola. Oggi ci viene anche negato il diritto alla cultura, il diritto all’apprendimento, il diritto alla frequenza scolastica. La scuola media San Nicola, l’unica scuola media del quartiere, situata accanto alla Basilica dedicata al nostro patrono e storica scuola che tutti noi nati nel quartiere abbiamo frequentato rischia di chiudere. Si, rischia la chiusura perché la natura umana a volte cede a situazioni che non riusciamo a comprendere. La diminuzione degli iscritti dovuta alla rivalsa degli abitanti del quartiere che cercano un riscatto sociale andando ad iscrivere i propri figli in scuole site al di fuori della zona creando un ridimensionamento delle classi ha rifatto venire in mente ai padri Domenicani, custodi della Basilica, un progetto datato che parte dal lontano 1982.
In quell’anno si è pensato di creare la Cittadella Nicolaiana un complesso sistema religioso-turistico-culturale che avrebbe previsto un museo dedicato al santo di Myra, un ostello per l’accoglienza dei fedeli o pellegrini tutto sito intorno alla Basilica. Già da allora il comune di Bari ha concesso in comodato gratuito per 60 anni tutto il sito che comprende la scuola media San Nicola, il Portico dei Pellegrini, il Palazzo Priorile e l’annesso convento e il museo storico adiacente alla scuola, tutto di proprietà del comune.
Dopo quasi 25 anni dalla stipula della convenzione negli anni 2002 – 2006 si è avviata la ristrutturazione dei siti con una spesa di circa 1.400.000 € finanziata dalla Regione Puglia nell’ambito del POR 2000-2006, soldi pubblici quindi, ma andiamo avanti.
Nel febbraio 2010 finalmente viene inaugurato alla presenza del sindaco Emiliano, del presidente della Provincia Schittulli e della Regione Vendola, dell’Arcivescovo di Bari Bitonto Cacucci e del Priore della Basilica Padre Damiano Bove il famoso Museo Nicolaiano.
All’interno del Museo, il cui biglietto di ingresso è di 3 euro, ci sono ori, argenti, marmi, ostensori, icone, parametri sacri, lampade votive, reliquari e tanti altri oggetti di interesse sacro religioso. E’ stata inserita una zona multimediale attrezzata con computer e touch screen, una sala di proiezione destinata a studenti e turisti in modo da poter usufruire in modo interattivo di tutti i contenuti religiosi, storici, culturali ed artistici ed ecumenici legati alla vita e alla figura di San Nicola.
Nel 2013 si torna all’attacco e i custodi della Basilica reclamano altre aule della scuola media, arrivando a cinque in tutto, per la sistemazione dell’Altare d’Argento appena restaurato e che potrebbe trovare posto con altre reliquie all’interno dell’istituto previa autorizzazione di tecnici ed ingegneri, visto l’enorme peso dello stesso.
Prosegue quindi l’opera di svuotamento dell’istituto, ripetiamo di proprietà comunale, a favore di questo assurdo progetto che vuole renderlo museo e come fine ultimo albergo per i pellegrini.
Il nostro sindaco avalla questa richiesta, nonostante ripetuti appelli dell’assessore Losito a lasciare la scuola in mano agli studenti, e contro il parere del suo stesso collaboratore e di tutti gli addetti ai lavori avvia in comune tutte le procedure per constatare se la struttura è in grado di assicurare ospitalità a questo altare e quindi a parte del Museo. Lui ha giustificato il suo operato nei confronti dei monaci con il fatto che San Nicola ama i bambini. Noi ribadiamo al sindaco che se l’amore del Santo si riflette con la cacciata degli stessi dalla scuola allora lui crede in un’altra religione. Anzi sarebbe gesto d’ amore ancor più grande per il Santo se gli studenti e i loro genitori potessero realizzare nel suo interno laboratori di moda storica per la realizzazione di abiti per le manifestazioni legate alla festa del Santo di Myra, se potessero indire concorsi di arte, di musica e tutto quanto possa aiutare a superare il disagio sociale ed economico del quartiere. Ecco che il miracolo del Santo che protegge i bambini si potrebbe ripresentare. Ecco come si dimostrerebbe l’amore quello vero per l’infanzia.
Chiaramente non saremo spettatori di questo scempio culturale che si sta perpetrando ai danni della città vecchia e come M5S avvieremo tutte le dovute pratiche per evitare che questo avvenga.
La scuola, da noi visitata, ospita il pomeriggio i corsi pomeridiani dell'Eda (educazione degli adulti) ed altre associazioni che svolgono azioni sul territorio. Tra l'altro la San Nicola ha una palestra molto accogliente dove svolgono attività fisica anche i ragazzi della elementare Corridoni (scuola dello stesso comprensorio insieme alla Piccinni) e della Piccinni. Oltre ai vari progetti scolastici la scuola, grazie all’impegno della sua Preside, apre spesso le porte della San Nicola a manifestazioni aperte a tutta la popolazione della città vecchia. La scuola è stata sede del progetto Cinecittà Vecchia, destinato a tutto il territorio e non solo ai ragazzi, che si è appena svolto con la realizzazione di una produzione cinematografica che ha visto come protagonisti i ragazzi della scuola. Sono davvero tanti gli sforzi che la Preside e gli insegnanti stanno facendo per ridare vita a tutto il polo didattico e, quindi, alla scuola San Nicola, che è una scuola vivissima, le cui aule vuote si popolerebbero molto facilmente se solo si desse la possibilità di continuare un'operazione così importante di "cambiamento" sul territorio.
La Preside ha già ottenuto l'autorizzazione per attivare negli ambienti della San Nicola una sezione di scuola materna, ha già persino la delibera comunale per i lavori di adeguamento per le piccole classi. Quest'anno si sta già lavorando per trovare iscritti alla scuola materna in questione che sarebbe un anello importantissimo a livello didattico e sociale. La presenza della scuola materna aumenterebbe sicuramente l'utenza e in un immediato futuro potrebbe rendersi necessario l'uso della famose aule sottratte. Anzi da informazioni certe quest’anno sono ritornati ad iscriversi anche alunni per la frequenza della prima classe della media.
Quindi come si può notare questa scuola ha tutti i requisiti per rimanere tale anzi con gente amante del proprio lavoro come lo sono gli insegnanti e la Preside e tutti i loro collaboratori potrebbe ritornare ad essere istituzione primaria per la difesa della legalità e per lo sviluppo delle arti.
Il nostro viaggio per questo quartiere che resiste e che vuole ritornare ad essere il perno principale della nostra città continua. E come attenti osservatori non possiamo che rimanere allibiti guardando lo scempio che riguarda i cassonetti per la raccolta dei rifiuti, totalmente colmi, sporchi, semidistrutti ma la cosa più assurda è la loro posizione, spesso e volentieri a ridosso di chiese o di palazzi storici. Al centro di piazzette di elevata importanza storica spiccano i cassonetti, in prossimità di scuole frequentate da bambini spiccano i cassonetti. Mi chiedo se una raccolta differenziata adeguata porta a porta, vista la struttura edilizia delle sue strette strade e delle sue piazze, viste le sue bellezze architettoniche, avrebbe reso più piacevole, specie ai turisti, passeggiare per Bari Vecchia.
Non ci fermiamo e i nostri occhi vanno ai tanti spazi, alle tante piazze, ai tanti vicoli occupati da macchine. Si macchine dappertutto per Bari Vecchia, in piazza Chiurlia, nella Piazza dell’Arcivescovado, sul Castello. Un parcheggio dei lavoratori del centro murattiano. Ora mi chiedo ma non si era avviato un piano per la chiusura della Città Vecchia? Che fine hanno fatto i silos che bloccavano i varchi di accesso? E le telecamere con i semafori ad orario stabilito per scarico e carico? Altre spese, altri costi, altre idee di questa amministrazione sparse qua e la ma senza utilità. E i dissuasori di velocità per i motorini prossimamente impegnati a vagare per il quartiere alla ricerca di vittime dei loro scippi? La città vecchia non può essere trattata così, merita rispetto dalle istituzioni per la sua funzione sociale e per la sua propensione turistica.
E a proposito di turismo vogliamo parlare della mancanza di progettazione che ci vede al via della stagione turistica? Centinaia di turisti sbarcheranno nel nostro porto da navi da crociere e i tanti che si riverseranno sulle sue strade si troveranno davanti a chiese chiuse e senza indicazioni storiche adeguate, costretti a girare senza seguire percorsi adeguati con riferimenti storici e si troveranno ancora una volta costretti a scansare piccoli scellerati che con i loro motorini sfrecceranno senza ostacoli e magari con l’intendo di effettuare scippi. Non si possono tollerare queste inadempienze. Non possiamo più accettare che il turismo si basato sulla improvvisazione e nella totale assenza di progettualità.
Tanti gli slogan in questa campagna elettorale che riguardano il turismo ma molta inadempienza nel programmare e preparare il nostro fiore all’occhiello al via di una stagione che ci troverà di nuovo in prima linea. L’improvvisazione fa da padrone nella vita della nostra amministrazione, la programmazione e la professionalità sono carenti. Guide improvvisate, caotiche gite in trenini, mancanza di dialogo con le autorità religiose per la gestione delle chiese, mancanza di percorsi tematici e che magari esaltino i vari periodi storici della città. Tanti i problemi ma poca volontà di incontrare gli abitanti, le associazioni, le categorie dei commercianti presenti per preparare una stagione che porti economia ed incremento turistico nella nostra città.
Purtroppo ci rendiamo conto che in questa parte della nostra città, ma così potremo dire di tutte le zone di essa, una progettualità, una attenzione viva e costante, una caparbia attività di prevenzione è totalmente assente. Tutto è stato trascurato. Dai bisogni primari, quali l’acqua, le fogne, le condotte del gas, a quelli secondari, giardini, arredo urbano, raccolta differenziata. Ecco che un’amministrazione a 5Stelle che parte dai bisogni primari di una comunità per avviare un cammino di riforma e di progettazione potrebbe dare a Bari Vecchia, come a tutti i quartieri periferici, un volto nuovo, un indirizzo nuovo ed uno sviluppo nuovo partendo dal nostro più importante indirizzo e cioè che nessuno deve rimanere indietro.
Vito Losacco
Candidato al Comune di Bari M5S
Sarà per tutto questo ma Bari Vecchia esiste e resisterà ancora nonostante tentativi ripetuti di porre fine alla sua vita e alla sua cultura.
Nell’ultimo trentennio , a parte piazza Ferrarese e la zona della Muraglia, sembra quasi che tutto il resto della città vecchia sia finito nel dimenticatoio delle amministrazioni che si sono succedute.
Piazza Ferrarese è la piazza adiacente al quartiere murattiano quindi un restayling andava necessariamente fatto e la muraglia ha l’affaccio sul mare che allieta la vista di coloro che se lo possono permettere avendo acquistato a poco prezzo prima della ristrutturazione avviata con il cosiddetto piano Urban . Il resto del quartiere, nonostante sia più ricco di vita comune, di cultura, di tradizioni e di bellezze artistiche, pare non essere stato mai considerato da nessuna delle amministrazioni che si sono succedute negli ultimi anni.
Durante gli anni 70 e anni 80 la città vecchia è al centro della cronaca barese a causa della sua propensione a delinquere vista la presenza di famiglie dedite al contrabbando e allo scippo prima e allo spaccio e alla prostituzione dopo. Sono anni bui per il quartiere decisamente in mano a queste famiglie che inizieranno con il trascorrere del tempo ad allargare i loro confini verso altre zone e stringere alleanze con altre bande al di fuori del quartiere.
Poi ci sarà l’inizio della trasformazione con l’avvento negli anni 90 del già citato Piano Urban per la rivalutazione dei quartieri degradati. L’iniziativa Comunitaria URBAN, questo prevedeva la normativa, avrebbe dovuto affrontare problemi legati a situazioni di isolamento, povertà ed esclusione, e prevedere un pacchetto di progetti che avrebbero integrato la riqualificazione di infrastrutture obsolete ed iniziative di carattere occupazionale ed economiche.
Questo progetto era sostenuto da misure destinate a combattere l’esclusione sociale nei quartieri in crisi, nonché da azioni volte a migliorare la qualità dell’ambiente.
Il progetto per la città di Bari mirava a sostenere nuove attività produttive attraverso lo sviluppo di un settore artigianale, di un nuovo comparto turistico e di strutture per la ricettività degli studenti universitari.
I fondi stanziati nel periodo 1994 – 1999 sono stati 8,200 milioni di euro.
In teoria il Piano Urban ha rifatto solo la facciata della Città Vecchia, facciata che si volge al centro della città con Piazza Ferrarese e Piazza Mercantile, come detto sopra, e la zona che si affaccia sul mare la cosiddetta Muraglia. Il resto? Ha fallito il suo scopo principale perché ha favorito solo la rendita e la speculazione, mentre potrebbe profilarsi un’omissione di atti d’ufficio per la sostanziale non applicazione della delibera del consiglio comunale del 2002 su alcuni elementi intervenuti di mancata manutenzione stradale e degli edifici interni al quartiere e di innovazione come la costruzione di condutture idriche e serbatoi.
In effetti girando per il quartiere si possono ancora notare moltissime abitazioni mantenute stabili da provvisorie travi in legno ed in metallo che ormai di provvisorio non hanno più nulla essendo state montate almeno 20 anni fa. Sono a rischio di crollo qualcosa come 80 palazzi sparsi per il quartiere. Partendo da via Vallisa e arrivando in strada Gironda sono almeno nove i civici con le porte d' ingresso murate e con i cartelli di «lavori in corso» senza che si veda un solo operaio.
Anche luoghi storici come l' arco delle Meraviglie cadono a pezzi. L' arco del Vanese si sta frantumando, dall' arco Alto di piazza Castello cadono calcinacci, il portone di «Iss e trase» è lesionato mentre i ragazzini continuano a giocare sotto il muraglione di fronte al porto, crollato mesi fa e ancora a rischio.
Il sindaco, dal canto suo propose la creazione di un' agenzia per i palazzi storici in modo da reperire strumenti e fondi per il recupero del patrimonio artistico. Mai realizzato.
La speculazione edilizia ha fatto da padrone in tutto questo contesto: da diversi anni prima della riqualificazione Urban si era diffusa per la città vecchia una corsa all’acquisto di interi stabili da parte di professionisti e di imprenditori senza scrupoli che con pochi soldi hanno barattato la dignità dei suoi residenti. Non c’era più posto per ricordi e per tradizioni ormai nel cuore della gente. La violenza di quegli anni, l’insicurezza delle strade, la certezza di un futuro migliore in altre zone della città, a volte anche socialmente peggiori della stessa città vecchia, la certezza di una somma in denaro per loro degna di rispetto hanno fatto si che molti abitanti rinunciassero alla loro casa cedendo al ricatto e accettando le offerte.
Si possono notare queste bellezze oggi passeggiando per via Venezia, la cosiddetta Muraglia, per piazza Mercantile, per qualche stradina interna. Case completamente ristrutturate con volte alte con travi a vista, magari qualcuna trasformata in bed and breakfast ma che comunque non sarebbero mai potute diventare così in mano ai poveri pescatori, in mano ai poveri commessi o in mano ai poveri artigiani della città vecchia.
Ma con loro sono andati via dalla città vecchia anche cartoline di vita comune come i pescatori che riparavano le reti in riva al mare, gli artigiani artisti del legno, delle ceramiche, sono andati via i commessi che riempivano i negozi del centro con il loro lavoro. I tanti orefici che riempivano la strada a loro dedicata. Sono andati via i fornai, i maestri del pane e della focaccia. I piccoli negozi di merceria, di macelleria, di biancheria, il corredo era obbligatorio per il matrimonio dei figli.
Oggi vediamo Bari Vecchia piena di locali di ristorazione, di birrerie, di false imitazioni di rivendita di prodotti gastronomici della nostra tradizione. Noi della città vecchia non condanniamo la modernità, lo sviluppo, l’avanzamento delle nuove tecnologie, ma desideriamo preservare e tramandare le origini della nostra città, desideriamo volgere i nostri occhi al mare, fermo li ad attendere di essere ancora rivalutato, desideriamo divulgare la nostra storia e la storia delle nostre chiese disseminate in tutto il territorio, sono circa 24 e quasi un centinaio di icone, vogliamo che anche alle future generazioni venga concesso il diritto di vivere queste bellezze e queste tradizioni.
Ed ancora, notizia di questi giorni, assistiamo allo scempio che si sta perpetrando all’interno dell’area portuale in cui si sta costruendo un fabbricato tipo una Punta Perotti bis che sarà sede del Provveditorato alle Opere Pubbliche. Ma ci rendiamo conto che vengono bloccati la gran parte dei lavori di ristrutturazioni edili da parte della nostra Sovrintendenza ed oggi costruiamo di fronte al Castello Svevo a due passi dal mare senza che nessuno muovi una virgola o ponga interrogativi? La nostra Amministrazione non si oppone e non si esprime a riguardo lasciando ancora una volta la città vecchia abbandonata a se stessa.
Noi del M5S non resteremo a guardare anzi il nostro impegno sarà rivolto alla conservazione della sua cultura e al preservare il suo unico apparato edilizio ed urbano. Non solo per noi ma specialmente per i nostri figli.
Ecco i nostri figli. La loro crescita. Il loro insegnamento. La loro scuola. Oggi ci viene anche negato il diritto alla cultura, il diritto all’apprendimento, il diritto alla frequenza scolastica. La scuola media San Nicola, l’unica scuola media del quartiere, situata accanto alla Basilica dedicata al nostro patrono e storica scuola che tutti noi nati nel quartiere abbiamo frequentato rischia di chiudere. Si, rischia la chiusura perché la natura umana a volte cede a situazioni che non riusciamo a comprendere. La diminuzione degli iscritti dovuta alla rivalsa degli abitanti del quartiere che cercano un riscatto sociale andando ad iscrivere i propri figli in scuole site al di fuori della zona creando un ridimensionamento delle classi ha rifatto venire in mente ai padri Domenicani, custodi della Basilica, un progetto datato che parte dal lontano 1982.
In quell’anno si è pensato di creare la Cittadella Nicolaiana un complesso sistema religioso-turistico-culturale che avrebbe previsto un museo dedicato al santo di Myra, un ostello per l’accoglienza dei fedeli o pellegrini tutto sito intorno alla Basilica. Già da allora il comune di Bari ha concesso in comodato gratuito per 60 anni tutto il sito che comprende la scuola media San Nicola, il Portico dei Pellegrini, il Palazzo Priorile e l’annesso convento e il museo storico adiacente alla scuola, tutto di proprietà del comune.
Dopo quasi 25 anni dalla stipula della convenzione negli anni 2002 – 2006 si è avviata la ristrutturazione dei siti con una spesa di circa 1.400.000 € finanziata dalla Regione Puglia nell’ambito del POR 2000-2006, soldi pubblici quindi, ma andiamo avanti.
Nel febbraio 2010 finalmente viene inaugurato alla presenza del sindaco Emiliano, del presidente della Provincia Schittulli e della Regione Vendola, dell’Arcivescovo di Bari Bitonto Cacucci e del Priore della Basilica Padre Damiano Bove il famoso Museo Nicolaiano.
All’interno del Museo, il cui biglietto di ingresso è di 3 euro, ci sono ori, argenti, marmi, ostensori, icone, parametri sacri, lampade votive, reliquari e tanti altri oggetti di interesse sacro religioso. E’ stata inserita una zona multimediale attrezzata con computer e touch screen, una sala di proiezione destinata a studenti e turisti in modo da poter usufruire in modo interattivo di tutti i contenuti religiosi, storici, culturali ed artistici ed ecumenici legati alla vita e alla figura di San Nicola.
Nel 2013 si torna all’attacco e i custodi della Basilica reclamano altre aule della scuola media, arrivando a cinque in tutto, per la sistemazione dell’Altare d’Argento appena restaurato e che potrebbe trovare posto con altre reliquie all’interno dell’istituto previa autorizzazione di tecnici ed ingegneri, visto l’enorme peso dello stesso.
Prosegue quindi l’opera di svuotamento dell’istituto, ripetiamo di proprietà comunale, a favore di questo assurdo progetto che vuole renderlo museo e come fine ultimo albergo per i pellegrini.
Il nostro sindaco avalla questa richiesta, nonostante ripetuti appelli dell’assessore Losito a lasciare la scuola in mano agli studenti, e contro il parere del suo stesso collaboratore e di tutti gli addetti ai lavori avvia in comune tutte le procedure per constatare se la struttura è in grado di assicurare ospitalità a questo altare e quindi a parte del Museo. Lui ha giustificato il suo operato nei confronti dei monaci con il fatto che San Nicola ama i bambini. Noi ribadiamo al sindaco che se l’amore del Santo si riflette con la cacciata degli stessi dalla scuola allora lui crede in un’altra religione. Anzi sarebbe gesto d’ amore ancor più grande per il Santo se gli studenti e i loro genitori potessero realizzare nel suo interno laboratori di moda storica per la realizzazione di abiti per le manifestazioni legate alla festa del Santo di Myra, se potessero indire concorsi di arte, di musica e tutto quanto possa aiutare a superare il disagio sociale ed economico del quartiere. Ecco che il miracolo del Santo che protegge i bambini si potrebbe ripresentare. Ecco come si dimostrerebbe l’amore quello vero per l’infanzia.
Chiaramente non saremo spettatori di questo scempio culturale che si sta perpetrando ai danni della città vecchia e come M5S avvieremo tutte le dovute pratiche per evitare che questo avvenga.
La scuola, da noi visitata, ospita il pomeriggio i corsi pomeridiani dell'Eda (educazione degli adulti) ed altre associazioni che svolgono azioni sul territorio. Tra l'altro la San Nicola ha una palestra molto accogliente dove svolgono attività fisica anche i ragazzi della elementare Corridoni (scuola dello stesso comprensorio insieme alla Piccinni) e della Piccinni. Oltre ai vari progetti scolastici la scuola, grazie all’impegno della sua Preside, apre spesso le porte della San Nicola a manifestazioni aperte a tutta la popolazione della città vecchia. La scuola è stata sede del progetto Cinecittà Vecchia, destinato a tutto il territorio e non solo ai ragazzi, che si è appena svolto con la realizzazione di una produzione cinematografica che ha visto come protagonisti i ragazzi della scuola. Sono davvero tanti gli sforzi che la Preside e gli insegnanti stanno facendo per ridare vita a tutto il polo didattico e, quindi, alla scuola San Nicola, che è una scuola vivissima, le cui aule vuote si popolerebbero molto facilmente se solo si desse la possibilità di continuare un'operazione così importante di "cambiamento" sul territorio.
La Preside ha già ottenuto l'autorizzazione per attivare negli ambienti della San Nicola una sezione di scuola materna, ha già persino la delibera comunale per i lavori di adeguamento per le piccole classi. Quest'anno si sta già lavorando per trovare iscritti alla scuola materna in questione che sarebbe un anello importantissimo a livello didattico e sociale. La presenza della scuola materna aumenterebbe sicuramente l'utenza e in un immediato futuro potrebbe rendersi necessario l'uso della famose aule sottratte. Anzi da informazioni certe quest’anno sono ritornati ad iscriversi anche alunni per la frequenza della prima classe della media.
Quindi come si può notare questa scuola ha tutti i requisiti per rimanere tale anzi con gente amante del proprio lavoro come lo sono gli insegnanti e la Preside e tutti i loro collaboratori potrebbe ritornare ad essere istituzione primaria per la difesa della legalità e per lo sviluppo delle arti.
Il nostro viaggio per questo quartiere che resiste e che vuole ritornare ad essere il perno principale della nostra città continua. E come attenti osservatori non possiamo che rimanere allibiti guardando lo scempio che riguarda i cassonetti per la raccolta dei rifiuti, totalmente colmi, sporchi, semidistrutti ma la cosa più assurda è la loro posizione, spesso e volentieri a ridosso di chiese o di palazzi storici. Al centro di piazzette di elevata importanza storica spiccano i cassonetti, in prossimità di scuole frequentate da bambini spiccano i cassonetti. Mi chiedo se una raccolta differenziata adeguata porta a porta, vista la struttura edilizia delle sue strette strade e delle sue piazze, viste le sue bellezze architettoniche, avrebbe reso più piacevole, specie ai turisti, passeggiare per Bari Vecchia.
Non ci fermiamo e i nostri occhi vanno ai tanti spazi, alle tante piazze, ai tanti vicoli occupati da macchine. Si macchine dappertutto per Bari Vecchia, in piazza Chiurlia, nella Piazza dell’Arcivescovado, sul Castello. Un parcheggio dei lavoratori del centro murattiano. Ora mi chiedo ma non si era avviato un piano per la chiusura della Città Vecchia? Che fine hanno fatto i silos che bloccavano i varchi di accesso? E le telecamere con i semafori ad orario stabilito per scarico e carico? Altre spese, altri costi, altre idee di questa amministrazione sparse qua e la ma senza utilità. E i dissuasori di velocità per i motorini prossimamente impegnati a vagare per il quartiere alla ricerca di vittime dei loro scippi? La città vecchia non può essere trattata così, merita rispetto dalle istituzioni per la sua funzione sociale e per la sua propensione turistica.
E a proposito di turismo vogliamo parlare della mancanza di progettazione che ci vede al via della stagione turistica? Centinaia di turisti sbarcheranno nel nostro porto da navi da crociere e i tanti che si riverseranno sulle sue strade si troveranno davanti a chiese chiuse e senza indicazioni storiche adeguate, costretti a girare senza seguire percorsi adeguati con riferimenti storici e si troveranno ancora una volta costretti a scansare piccoli scellerati che con i loro motorini sfrecceranno senza ostacoli e magari con l’intendo di effettuare scippi. Non si possono tollerare queste inadempienze. Non possiamo più accettare che il turismo si basato sulla improvvisazione e nella totale assenza di progettualità.
Tanti gli slogan in questa campagna elettorale che riguardano il turismo ma molta inadempienza nel programmare e preparare il nostro fiore all’occhiello al via di una stagione che ci troverà di nuovo in prima linea. L’improvvisazione fa da padrone nella vita della nostra amministrazione, la programmazione e la professionalità sono carenti. Guide improvvisate, caotiche gite in trenini, mancanza di dialogo con le autorità religiose per la gestione delle chiese, mancanza di percorsi tematici e che magari esaltino i vari periodi storici della città. Tanti i problemi ma poca volontà di incontrare gli abitanti, le associazioni, le categorie dei commercianti presenti per preparare una stagione che porti economia ed incremento turistico nella nostra città.
Purtroppo ci rendiamo conto che in questa parte della nostra città, ma così potremo dire di tutte le zone di essa, una progettualità, una attenzione viva e costante, una caparbia attività di prevenzione è totalmente assente. Tutto è stato trascurato. Dai bisogni primari, quali l’acqua, le fogne, le condotte del gas, a quelli secondari, giardini, arredo urbano, raccolta differenziata. Ecco che un’amministrazione a 5Stelle che parte dai bisogni primari di una comunità per avviare un cammino di riforma e di progettazione potrebbe dare a Bari Vecchia, come a tutti i quartieri periferici, un volto nuovo, un indirizzo nuovo ed uno sviluppo nuovo partendo dal nostro più importante indirizzo e cioè che nessuno deve rimanere indietro.
Vito Losacco
Candidato al Comune di Bari M5S
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Il 25 maggio la lista c'è!
Momenti della consegna lista M5S Bari |
Giornata storica per il MoVimento 5 Stelle Bari. Ieri è stata depositata presso Palazzo di Città la lista al Comune ed ai Municipi sottoscritta da ben 586 baresi in soli 4 giorni!
Un ringraziamento particolare per aver tagliato questo primo importantissimo traguardo è per i notai Michele Somma e Michele Labriola, ai certificatori che ci hanno permesso di organizzare i 2 "happy firma hour" il 23 e il 24 aprile e a tutti i baresi che hanno risposto prontamente all'appello.
Adesso Bari ha una grandissima opportunità. Il progetto 5 Stelle deve continuare ed il 25 maggio sarà il prossimo obiettivo per portare innovazione, trasparenza e competenza in Comune per quel progetto politico che chiamiamo democrazia partecipata.
E' finito il tempo della delega in bianco e del voto di scambio verso la promessa mai mantenuta del politico di professione. Il programma del M5S è stato interamente suggerito e proposto dai baresi negli ultimi 9 mesi: http://www.m5sbari.it/index.php/ammini/il-programma/
La lista dei candidati al Comune con portavoce Sindaco di Bari Sabino Mangano è la seguente:
Bondanese Giuseppe
Simone Alessandra Piergiovanna
Il 25 maggio ci sarà la resa dei conti e saranno finalmente i baresi senza conflitti d'interesse a rompere questo sistema marcio scegliendo la partecipazione col M5S. #vinciamonoi #innovazioneincomune
giovedì 24 aprile 2014
Happy Firma Hour 24/04/14
Oggi 24/04/2014 dalle ore 16:00 alle 17:00 vi aspettiamo in Via Melo, 31 per sottoscrivere la lista del MoVimento 5 Stelle Bari alla presenza di un certificatore!
Ricordate di portare con voi parenti, amici e, naturalmente, il documento di identità!
Non mancate!
Grazie
M5S Bari
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ASSEMBLEA PUBBLICA 26/04/14 #innovazioneincomune
Il M5S Bari organizza per sabato 26 aprile dalle 10.30, presso il proprio comitato elettorale in via melo 31, un'assemblea aperta alla città per dialogare coi baresi e per tracciare insieme il percorso che ci porterà al 25 maggio, giornate delle elezioni amministrative ed europee. E' arrivato il momento di far sentire la nostra voce e di affermare con orgoglio e con fierezza di essere cittadini a 5 Stelle.
#innovazioneincomune
martedì 22 aprile 2014
Happy Firma Hour !
Domani 23/04/2014 dalle ore 16:00 alle 19:00 vi aspettiamo in Via Melo, 31 per sottoscrivere la lista del MoVimento 5 Stelle Bari alla presenza di un certificatore!
Ricordate di portare con voi parenti, amici e, naturalmente, il documento di identità!
Non mancate!
Con preghiera di diffusione.
Grazie
M5S Bari
OBIETTIVO 500 FIRME
Come è noto, la raccolta delle firme per la presentazione delle liste è iniziata.
In via preliminare, è doveroso ringraziare tutti coloro che hanno già partecipato alla sottoscrizione. D'altro canto, preme raggiungere l'obiettivo di 500 firme.A tal proposito, vi chiediamo di continuare a sostenerci come avete fatto fino a questo momento.
Se volete davvero che cambi qualcosa, mollate i PC, inforcate le bici, prendete le moto, le macchine, i vostri parenti ed amici e andate di corsa a firmare presso i punti elencati nel post qui di seguito:
• Delegazione di S. Spirito, via Fiume 8/b: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12, martedì dalle 16 alle 17. Addetti Maria Favia, Teresa Lomoro
• Delegazione di Ceglie, via Municipio 5: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12, martedì dalle 16 alle 17. Addetti: Angela Iacovazzi, Teresa De Adessis
• Delegazione di Japigia, via Paolo Aquilino 1-3: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12, martedì dalle 16 alle 17. Addetti: Carmela Caroppo, Anna Attolico.
Si potrà andare a firmare anche presso il notaio Michele Somma, via Carulli 14, dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 20.00, e presso il notaio Michele Labriola in via de Rossi 16, dalle 9 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30.
HANNO LE ORE CONTATE.
Un minimo di impegno per aiutarci a presentare la lista con 500 firme.
Il Movimento è partecipazione! Non dimenticatelo mai. La stessa partecipazione che oggi ci fa essere il primo Movimento d'Italia.
Depositare 500 firme equivale a presentare un gran bel "biglietto da visita" firmato "VINCIAMO NOI".
SOMMERGIAMOLI DI FIRME!
M5S BARI
M5S BARI
venerdì 18 aprile 2014
IL M5S GARANTISCE TRASPARENZA SULL’EDILIZIA SCOLASTICA
Il 31 gennaio 2014 il M5S Bari usciva a livello locale e nazionale con un articolo dove si denunciava la gravità della situazione delle scuole baresi. Al quarto posto nella graduatoria del rischio Bari vede la maggior parte delle strutture di competenza comunale prive dei fondamentali certificati legati alla sicurezza (staticità, agibilità). Spesso mancanti di rilevatori antincendio, di verifiche sismiche, di impianti a norma certificati, gli edifici scolastici dei nostri figli hanno quasi tutti bisogno di interventi urgenti di manutenzione.
Nonostante questo l’amministrazione Emiliano ha perso nell’ottobre 2013 quasi 500.000 Euro di fondi per la messa in sicurezza degli edifici scolastici causa SCORRETTA COMPILAZIONE di una domanda e mancanza di documentazione allegata.
Il 22 febbraio 2014 il M5S Bari organizzava una conferenza dove venivano messe in luce, dati alla mano, tutte queste criticità, confermate dai numerosissimi docenti , operatori e genitori presenti all’incontro.
Il 21 febbraio il M5S Bari inoltrava, quindi, al Sindaco, due interrogazioni. La prima riguardava la situazione della sicurezza delle scuole baresi, con riferimento alle schede tecniche presenti sul sito del Comune risalenti al 2011, dove si evidenziavano scuole con indice di rischio molto basso (più è basso più la scuola è “rischiosa”), mancanza generalizzata di certificazioni e persino presenza di amianto (Scuola Regina Margherita). Il M5S chiedeva “l’esatta situazione attuale delle scuole baresi di competenza comunale in merito a indice di sicurezza, certificazioni, rilevatori di incendio, amianto e verifiche sismiche con l’aggiornamento delle schede tecniche degli edifici scolastici”. La seconda interrogazione riguardava le responsabilità dell’incresciosa perdita dei finanziamenti messi a disposizione dalla Legge 9/8/2013 n.98.
La risposta arriva in data 1/04/2014, forse dopo la segnalazione su numerosi canali di informazione della mancata replica nei termini dovuti da regolamento comunale. Nella replica, data dal settore Edilizia Scolastica, il Comune nega che tra gli edifici baresi ci siano strutture che destino preoccupazioni e necessitino quindi di ristrutturazione. Si afferma che negli ultimi due anni sono stati eseguiti numerosi interventi che hanno portato ad acquisire 30 certificati di prevenzione incendi, senza specificare per quali scuole. Si dice che nei prossimi mesi verranno rilasciati i certificati di prevenzione incendi per 4 asili nido che quindi, deduciamo, oggi, ne sono privi.
Il Comune rassicura sulle certificazioni antisismiche da terminare in accordo con la Regione ma non dà alcuna spiegazione ragionevole sul perché il Comune di Bari abbia prodotto solo 2 domande ritenute per di più inammissibili per accedere ai finanziamenti del Decreto del Fare per l’edilizia scolastica.
La risposta appare insufficiente e volutamente fuorviante in alcune parti; su molti punti si rimanda all’immediato futuro e degli unici interventi fatti (rilevatori anti incendio) non si forniscono dati precisi. Il M5S voleva un aggiornamento delle attuali schede tecniche con tutte le migliorie ottenute in fatto di certificazioni e strutture perchè i cittadini hanno diritto di sapere quali sono le 30 scuole che hanno ottenuto le certificazioni anti incendio, quali sono ancora in attesa della rimozione di amianto, quali hanno ottenuto negli ultimi 2 anni un aumento dell’indice di sicurezza.
Dalla risposta data dal Settore Edilizia scolastica non si può dedurre un solo nome di scuola che abbia già ottenuto una miglioria di qualsiasi natura; mentre i cittadini non riescono ad avere risposte circostanziate, Emiliano risponde prontamente all’appello di Renzi sulla scuola, dimostrandosi improvvisamente sensibilissimo all’argomento.
Il M5S si impegna nel proprio programma per le prossime amministrative a porre la sicurezza dell’edilizia scolastica al primo posto e a dare ai cittadini la massima trasparenza, consentendo a tutti i genitori di poter sapere le condizioni degli edifici nei quali i loro figli si recano tutti i giorni con schede tecniche aggiornate periodicamente. E mai più dovrà accadere che il Comune perda quei preziosi finanziamenti nazionali/regionali che sono l’unica strada per garantire piu sicurezza alle nostre scuole.
-M5S BARI-
N.B ricordiamo alla cittadinanza che procede la raccolta per le firme inerenti alla presentazione delle liste per le amministrative 2014. A tal proposito possono recarsi in uno dei centri di raccolta (Japigia, Bari-l,go Fraccacreta Palese, Santo Spirito, Carbonara o Ceglie dal lun al Ven 9-12 e martedi 16-17)
Ascolta questo articolo:
mercoledì 16 aprile 2014
INIZIA LA RACCOLTA FIRME PER LA PRESENTAZIONE DELLE LISTE
Finalmente inizia la raccolta delle firme per la presentazione delle liste.
A tal proposito, il Movimento 5 Stelle Bari informa i cittadini che il servizio è attivo presso le seguenti sedi:
• Largo Fraccacreta: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12, giovedì dalle 16 alle 17. Addetti: Carmela Ardito, Michele Pignataro, Domenico Petrolino, Vincenza Lampugnani
• Delegazione di S. Spirito, via Fiume 8/b: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12, martedì dalle 16 alle 17. Addetti Maria Favia, Teresa Lomoro
• Delegazione di Palese, Corso Vittorio Emanuele II 87/d: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e giovedì dalle 16 alle 17. Addetti: Dorotea Farinola, Grazia Colella
• Delegazione di Ceglie, via Municipio 5: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12, martedì dalle 16 alle 17. Addetti: Angela Iacovazzi, Teresa De Adessis
• Delegazione di Japigia, via Paolo Aquilino 1-3: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12, martedì dalle 16 alle 17. Addetti: Carmela Caroppo, Anna Attolico.
Si potrà andare a firmare anche presso il notaio Michele Somma, via Carulli 14, dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 20.00, e presso il notaio Michele Labriola in via de Rossi 16, dalle 9 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30 portando con sè il documento di riconoscimento.
Si potrà andare a firmare anche presso il notaio Michele Somma, via Carulli 14, dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 20.00, e presso il notaio Michele Labriola in via de Rossi 16, dalle 9 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30 portando con sè il documento di riconoscimento.
Vi ringraziamo per la vostra collaborazione e vi chiediamo di diffondere la notizia a tutti i vostri parenti, amici e conoscenti.
LI MANDEREMO TUTTI A CASA!
M5S BARI
N.B.: Ricordate di portare con voi il documento di identità in corso di validità!
Precedenza ai cittadini disoccupati per selezionare gli scrutatori alle elezioni
Data la discrezionalità che concede la normativa riguardante la nomina degli scrutatori di seggio nella formazione delle graduatorie e considerato il fatto che l'attività di scrutatore è retribuita e può costituire per molte persone un’occasione di guadagno, il MoVimento 5 Stelle Bari chiede all’amministrazione Comunale di sorteggiare (fra quei cittadini che hanno espresso la propria disponibilità nell’apposito albo) gli scrutatori per le prossime consultazioni elettorali tra le persone disoccupate, verificando tale condizione mediante incrocio dei dati in possesso dell'Amministrazione Comunale o facilmente acquisibili da altre pubbliche amministrazioni, o anche permettendo agli iscritti all'albo di segnalare tale condizione mediante comunicazione all'Ufficio Elettorale nelle settimane antecedenti il momento del sorteggio.
MoVimento 5 Stelle Bari
lunedì 14 aprile 2014
Comunicato Stampa
Si comunica
che il Movimento 5 Stelle Bari, nel rispetto delle regole comunicate dallo
staff del portale nazionale, ha eletto come portavoce Sindaco SABINO MANGANO (pagina facebook).
Grazie.
Grazie.
venerdì 4 aprile 2014
Domenica 5 Stelle 06/04/13
Gli appuntamenti del M5S Bari per domenica 6 aprile:
- Corso Benedetto Croce angolo Via Isonzo 9.00-13.00
- Corso Vittorio Emanuele II angolo Strada San benedetto 9.00-20.00
EVENTO FACEBOOK
- Corso Benedetto Croce angolo Via Isonzo 9.00-13.00
- Corso Vittorio Emanuele II angolo Strada San benedetto 9.00-20.00
EVENTO FACEBOOK
giovedì 3 aprile 2014
Parco Rossani: liberato, ma non tutti possono entrarci!
La Caserma Rossani, oggi parco liberato, è un pezzo di città, è di tutti e nessuno può indicare come entrarci. La cosa è talmente chiara ed evidente che, anche tra coloro che costituiscono il collettivo, abbiamo ricevuto attestati di solidarietà, dopo i tristi fatti di domenica scorsa; altri, addirittura, si sono schierati contro l’insano gesto di chiusura che abbiamo subito, etichettando chi ci ha insultati, come una minoranza rumorosa e rissosa.
Inoltre, qualcuno degli occupanti ci ha anche confessato il cambiamento di atteggiamento di alcuni di loro dal primo giorno di liberazione dell’ex caserma all’incontro con il Sindaco di Bari prima e con Fabio Losito e Antonio Decaro dopo. Quest’ultimo, in particolare, ha saputo conquistare il "cuore" di alcuni tra gli occupanti e innazitutto dei rappresentanti del Comitato Rossani, con la promessa da campagna elettorale, di risolvere la questione, nei fatidici primi 100 giorni da Sindaco. Come? Con un parco urbano gestito dallo stesso Comitato e da operatori culturali. Ovvio che questi stessi si possano rendere disponibili per comparsate negli spot elettorali a favore del candidato sindaco piddino, mentre fa il giardiniere. In tale prospettiva, non ci sembra neppure più tanto strano il controsenso di coloro che, nonostante si rifacciano al libertarismo, si trasformino poi in poliziotti al servizio di un sindaco e del proprio pupillo, che fino ad ora, hanno favorito gli interessi dei peggiori palazzinari baresi.
Vogliamo chiarire ancora una volta, che il MoVimento 5 Stelle non è un partito e noi attivisti non vogliamo collocarci su posizioni ideologiche, siamo semplicemente cittadini informati, con l’elmetto, in guerra contro le false promesse dei politicanti. Inoltre – a differenza di certi candidati sovraesposti mediaticamente, che con lo stipendio da parlamentari si fanno una costosissima campagna elettorale a Bari, malgrado le promesse di rifuggire da qualsiasi spreco – noi abbiamo scelto di non imbrattare muri e cartelloni con i nostri faccioni, di operare in questa campagna elettorale nel più assoluto rispetto dell'ambiente, di utilizzare il web e il passaparola come strumenti di propaganda. E' per questo allora che, ovunque andiamo, ci dobbiamo rendere riconoscibili con magliette, distintivi, bandiere, come avvenuto domenica scorsa, durante il nostro tentativo di visitare la Rossani.
Dunque, l’incongruenza di trattamento che abbiamo ricevuto in tale occasione è totalmente faziosa ed ostile, ad opera di chi parla bene e razzola male.
Ancora una volta chiediamo ad Emiliano: gli occupanti hanno preso in gestione l’area o sono diventati i suoi proprietari esclusivi?
Nel primo caso, gli occupanti si devono impegnare e limitare ad aprire e chiudere l’area, ma chiunque deve poterci entrare senza atti discriminatori di carattere religioso, politico, culturale, etc. Contrariamente, tutto ciò risulta un utilizzo privatistico di un bene comune ed è una violazione del diritto costituzionale alla libertà.
Dal video prodotto si possono constatare la violenza verbale e fisica, nonché i danni materiali, che qualcuno di noi ha subito ad opera di quella che noi sappiamo essere una minoranza.
Tempo fa, parlando con un rappresentante degli occupanti, si accennò alla comune volontà di aprire i cancelli e abbattere i muri, che non consentono l'attraversamento della Rossani da parte dei cittadini, come dimostrazione dell'appartenenza della Caserma all'intera città e alla sua comunità. Aprire sta a significare che chiunque possa liberamente entrare e uscire. Questi rappresentanti sono stati messi a tacere o hanno ancora diritto di parola, malgrado ora ci sia una evidente e ingombrante presenza degli sbirri di Decaro?
mercoledì 2 aprile 2014
Consegna firme petizione Maugeri
Si è conclusa la raccolta firme del M5S Bari per portare all'ordine del giorno del prossimo consiglio comunale la discussione della richiesta di revoca della delega all'ambiente all'assessore Maria Maugeri per un mancato raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata minimi (pari al 65% contro un 25% del nostro comune) previsti dal D.Lgs. 152/06 art. 205 con il conseguente aumento della tassa sui rifiuti, e per una gestione del canile comunale, privo di autorizzazioni sanitarie e amministrative. La petizione popolare, sottoscritta da oltre 800 baresi, sarà depositata giovedì 3 aprile alle 11:30 in Via Cairoli, 2.
La raccolta firme, chiestaci dai cittadini, è il naturale prosieguo dell’invito fatto, a settembre 2012, all’amministrazione di adempiere agli obblighi di legge in materia di RD. Se a maggio 2013, dopo l’ennesimo aumento della tassa sui rifiuti, abbiamo depositato un esposto alla Procura della Corte dei Conti contro l’Amministrazione di Bari e l’AMIU, oggi si sono espressi anche i cittadini del capoluogo pugliese.
L’amministrazione ne prenda atto prima che lo faccia la magistratura. Nel programma Bari 2014-2019, il M5S ha in serbo l’istituzione della raccolta differenziata “porta a porta” spinta con tariffa puntuale dove più ricicli e meno paghi in tutti i quartieri. Inoltre, crediamo sia immorale che a pagare l’incompetenza della pubblica amministrazione siano solo e sempre i cittadini.
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