di Fabio Leli
Ancora una volta il MoVimento 5 Stelle Bari si è riunito con la cittadinanza
per parlare di connettività e lo ha fatto domenica 9 dicembre con una
conferenza dal titolo “Connettività e Open Source” moderata dagli stessi
attivisti: Simone Ladisa, Cesare
DeVirgilio, Giampiero Milone e Giuseppe Colangelo. A tale incontro è intervenuto anche il candidato di Bari alle prossime elezioni politiche 2013 nel M5S Lello Ciampolillo, giunto terzo in Puglia alle "parlamentarie" lanciate sul blog di Beppe Grillo.
I relatori hanno puntato immediatamente l’attenzione
su alcuni elementi fondamentali collegati alla sfera tematica dell’open source,
ossia ai software liberi i cui stessi
autori permettono e favoriscono il libero studio e l'apporto di modifiche da
parte di altri programmatori indipendenti.
Secondo gli attivisti, la filosofia del
software libero nelle Pubbliche Amministrazioni, permetterebbe a ciascun Comune italiano di risparmiare centinaia di migliaia di euro ogni anno dall'acquisto delle
licenze dei software più “famosi” (e quindi con un risparmio sostanziale dalle tasche dei cittadini).
Nel dettaglio, studiando il piano di informatizzazione
del comune di Bari 2005-2007 – ancora in vigore –, si può notare che i software
più utilizzati sono appunto quelli commerciali e quindi a pagamento, con costi
decisamente non trascurabili.
Ma, connettività non è soltanto open source.
Nel M5S, si deve leggere il termine connettività in relazione ad una vera e propria rivoluzione nei termini
di significato. Connettività come Rete, ossia come relazioni umane intersoggettive, cioè come fuoriuscita dagli schemi dialettici che compongono i rapporti di categoria (studente/professore, genitore/figlio, bianco/nero,
uomo/donna…) in perenne opposizione tra loro.
Connettività e Rete sono i termini fondanti della riVoluzione culturale del MoVimento 5 Stelle. Verso la Società della Rete...
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