mercoledì 8 giugno 2016

A.A.A. Assessore Assente Cercasi


L’assessore Brandi era stato convocato oggi, dalla prima commissione consiliare - welfare, patrimonio, edilizia residenziale pubblica -, per discutere dell’acquisizione di immobili di proprietà dello Stato da richiedere all’Agenzia del Demanio. 

Infatti, in virtù del federalismo demaniale, il Comune di Bari potrebbe acquisire, a titolo gratuito,  beni statali secondo la procedura dell’art. 56-bis del Dl 69/2013.

La riapertura dei termini fissa al 31 dicembre 2016 il termine ultimo per avanzare le domande.

E’ appena il caso di ricordare come si sia arrivati alla convocazione, più volte sollecitata, dell’assessore. La commissione, nel tempo, ha raccolto le reiterate lamentele dell’assessora al welfare Francesca Bottalico circa la mancanza di spazi per le attività progettuali della sua ripartizione ovvero di stabili luoghi in cui programmare operatività sociali nell’intero territorio cittadino.

L’acquisizione di immobili, inoltre, gioverebbe fortemente alle casse comunali tenuto conto che molti spazi utilizzati dall’assessorato al welfare sono condotti in locazione così come la collocazione di varie ripartizioni cittadine. Quindi l’oggetto dell’incontro aveva anche una grande utilità per la comunità tutta poiché la civica amministrazione potrebbe, in poco tempo, azzerare le milionarie spese di locazioni passive.

Probabilmente questa sensibilità non rientra nell’operatività dell’assessore al patrimonio Vincenzo Brandi e forse nemmeno in quella del Sindaco di Bari Antonio Decaro tenuto conto che negli innumerevoli annunci di iperboliche opere pubbliche dimentica la più elementare pratica del risparmio della spesa.

L’odierna assenza ingiustificata dell’assessore Brandi segna una grave responsabilità politica della giunta nei confronti della città poiché l’inerzia dell’assessorato manifestata sulla vicenda dell’acquisizione dei beni dello Stato, si ripete, a titolo gratuito, si colloca nel solco già tracciato dalla giunta Emiliano ovvero nel non saper offrire alla città puntuali risposte ai bisogni della comunità nonché ad una decorosa accoglienza dei migranti.

L’improvvisazione regna sovrana e l’aver partorito l’insana idea di ospitare i migranti in una speciale e post moderna bidonville – leggasi largo Pacha – rende chiaro il modello di come una giunta di sinistra (?) governi l’esodo dei nostri fratelli più sfortunati che scappano da guerre e miserie.

L’opportunità offerta con l’operazione federalismo demaniale consente una piena valorizzazione del patrimonio statale inutilizzato con conseguente rigenerazione urbana e la concentrazione di nuove funzioni sociali ed istituzionali negli immobili da acquisire. E’ una opportunità elementare da praticare per persone dotate almeno da un basilare senso pratico.
Basti pensare alla Caserma Sonnino dove potrebbero essere ospitate almeno tre ripartizioni, o all’utilizzo delle caserme Picca o Briscese quali soluzioni ottimali per chi è in emergenza abitativa o come centri per ospitare migranti, il palazzo "BETTI" di via San Francesco d'Assisi quale ulteriore spazio culturale per la città, gli spazi ancora liberi della ex Manifattura dei Tabacchi per attività sociali, ecc. ecc..

Di questo e di altro volevamo parlare con l’assessore ASSENTE Brandi, di come, se onesti intellettualmente, si possono offrire risposte certe e durature su temi importanti che toccano la sfera umana e sociale di una comunità ma, nel frattempo, lo invitiamo alla visione del servizio "La via di uscita" della puntata di Report del 8 Maggio 2016, sempre sul tema del riuso del patrimonio pubblico, nella speranza che possa registrare un diverso approccio ed una più virtuosa gestione del patrimonio di questa città.

Buona visione assessore!

Francesco Colella e Sabino Mangano
Portavoce M5S al Comune di Bari


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