martedì 8 ottobre 2013

TARES a Bari, la Giunta Emiliano dimentica il principio di premialità per i cittadini che riciclano

La denuncia del M5S Bari: solo con la raccolta differenziata porta a porta a tariffazione puntuale più ricicli e meno paghi.


La TARES (Tassa Rifiuti e Servizi) è il nuovo tributo con il quale i comuni italiani dovranno pagare i costi di smaltimento rifiuti e di altri servizi, come le spese per l’illuminazione pubblica, per la polizia municipale, per il personale degli uffici amministrativi. 
Ma cerchiamo di capire bene cosa sia tale nuova imposta e cosa comporti concretamente per i cittadini di Bari. Introdotta dal governo Monti con decreto legge “salva Italia” n. 201 del 2011, la TARES entra in vigore sostituendo la più conosciuta TARSU – Tassa per la Raccolta e lo Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani. Il gettito fiscale derivante da tale tributo coprirà il 100% dei costi sostenuti per l’intera attività di gestione tecnica e amministrativa inerente lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Per determinare l’ammontare della TARES è stato calcolato il valore medio di produzione dei rifiuti, che è individuato con alcuni criteri statistici, diversi da famiglia a famiglia e tra le varie imprese. Sulla base di tale indicatore si calcola poi un coefficiente che viene rapportato all’80 % della superficie dell’immobile, stabilendo così il totale da pagare per ciascuna famiglia. Alla cifra ottenuta saranno poi aggiunti almeno 30 centesimi a metro quadro (che i comuni possono alzare fino a 40) che rappresenteranno l’ammontare del conguaglio di fine anno. Secondo la Legge 64 dello scorso giugno, per venire incontro alle difficoltà applicative della nuova tassa, soltanto per il 2013 sarà data la possibilità ai comuni di modulare il pagamento mediante rateizzazione e acconto finale. Nella maniera in cui lo Stato ha strutturato il calcolo, si evince chiaramente che il conteggio finale dovrebbe comportare aumenti fino al 35% in più rispetto alla precedente versione dell’imposta, colpendo quindi pesantemente sia i proprietari di esercizi commerciali che gli abitanti di case private creando, di conseguenza, ulteriori danni all’economia già depressa del Paese.

Nel merito, lo scorso 3 Ottobre il Consiglio comunale di Bari ha approvato:

1. REGOLAMENTO PER L'ISTITUZIONE E L'APPLICAZIONE DEL TRIBUTO COMUNALE SUI RIFIUTI E SUI SERVIZI - TARES
2. APPROVAZIONE PIANO FINANZIARIO DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI PER L'ANNO 2013
3. TARIFFE PER L'ANNO 2013 DEL TRIBUTO COMUNALE SUI RIFIUTI E SUI SERVIZI – TARES
4. APPROVAZIONE REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI RATEIZZAZIONI PER IL PAGAMENTO DELLE ENTRATE TRIBUTARIE.

Il MoVimento 5 Stelle contesta tale approvazione in quanto il Comune di Bari ha una raccolta differenziata mediamente al 25%, ben lontana dai limiti previsti dalla normativa del D.Lgs. 152/06 art. 205, che prevede una quota minima del 65% entro il 31 dicembre 2012, da cui consegue anche l'applicazione, da parte della Regione Puglia, di una non trascurabile "addizionale", l’ecotassa di circa € 7,50 la tonnellata che dovrebbe passare a € 25,82 per l'anno 2014. Ovviamente tutto ciò fa lievitare il costo del servizio senza portare alcun reale aumento della qualità dello stesso per il cittadino. Di fatto, l’inadempienza dell’amministrazione barese viene scaricata quale tributo sui baresi. Noi crediamo che una buona amministrazione potrebbe facilmente abbattere il costo della TARES favorendo la raccolta differenziata porta a porta; infatti, con tale sistema, non si paga l'indifferenziato che viene conferito in discarica, ma si guadagna dalla vendita dei materiali ai consorzi, si abbattono i costi di spazzamento perché si eliminano i cassonetti dalle strade e infine si azzera completamente la quota di ecotassa. 
In sostanza la TARES per i cittadini baresi «non prevede alcun principio di premialità per i comportamenti corretti e per una migliore gestione dei rifiuti», mentre sarebbe opportuno fare in modo che aziende e famiglie più virtuose paghino di meno.

Come Movimento 5 Stelle Bari riteniamo che ancora una volta l'amministrazione comunale abbia perso un'altra occasione per avere un differente approccio in riferimento alla gestione cittadina dei rifiuti al fine di generare un risparmio per le casse comunali, dando l’opportunità ai cittadini di risparmiare pagando soltanto in base alla quantità di rifiuti effettivamente prodotti grazie alla raccolta differenziata porta a porta a tariffazione puntuale (cioè più ricicli e meno paghi), con risultati importanti sulla prevenzione, sull’avvio a riciclaggio e sulla riduzione delle quantità di rifiuti avviate a smaltimento.

Eppure, sarebbe possibile affrontare concretamente questa sfida, come è riuscita a fare ad esempio la Germania, utilizzando un’equa leva economica che introduca un criterio di giustizia e sostenibilità ambientale che alleggerisca la pressione fiscale sui cittadini più virtuosi. In tal modo si potrebbe contribuire a liberarci definitivamente dal problema rifiuti e, di fatto, ad entrare a pieno titolo in quella società che è alla base di nuovi stili di vita che migliorano la qualità dei cittadini: la Società del recupero. In conclusione il MoVimento 5 Stelle Bari ritiene che lo SLOGAN di questa amministrazione “chi più inquina più paga” andrebbe cambiato in “chi è più inefficiente più paga” e a pagare non dovrebbero essere più i soliti cittadini baresi bensì gli amministratori incompetenti.

Vincenzo Madetti
MoVimento 5 Stelle Bari

2 commenti:

  1. purtroppo devo contestare il contenuto del comunicato con riferimento all'assenza di premialità nel regolamento tares per coloro che hanno comportamenti virtuosi . Infatti nel regolamento l'Amministrazione non solo ha confermato il beneficio collettivo della riduzione del 10% per i quartieri che raggiungono il 50% di raccolta differenziata ma ha introdotto una premialità singola riconoscendo una riduzione dle 30% per tutte le famiglie che conferiranno in un anno 550 kg di rifiuto differenziato presso i centri di conferimento ubicati in città e presso i centri di conferimento mobili . Le famiglie saranno dotati di una tessera magnetica su cui caricare il conferimento del rifiuto differenziato . Premialità questa che solo Bari ha adottato nelle grandi città proprio al fine di incentivare i comportamenti virtuosi dei cittadini . Comunque come azienda e come comune siamo disponibili ad un incontro con il Movimento per spiegare ed illustrare le premialità ed i benefici previsti dal regolamento e tutta la fase attuativa per consentire l'accesso a tutti i cittadini ai detti benefici . Gianfranco Grandaliano Presidente AMIU Bari-Foggia

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    1. Egregio Presidente Grandaliano,
      come è a Lei noto, il Comune di Bari, a TUTT’OGGI non rispetta l’art. 205 del D.Lgs.152/06, che prevede una quota minima di Raccolta Differenziata (R.D.) pari al 65% entro il 31 dicembre 2012: parlare quindi di 50 % nel 2013 significa parlare di obiettivi ben al di sotto di quanto prevede la legge.
      Inoltre come ben spiegato nell'articolo, se si facesse una corretta R.D. si ridurrebbero i costi relativi al conferimento dei rifiuti in discarica, pari ai costi puri di smaltimento e all’ecotassa regionale (applicata perché Bari è al 25% di R.D.), che sono ovviamente una parte considerevole dei costi del servizio.
      Quello che gradiremmo sapere da Lei è il motivo per cui, come amministrazione, non volete o non siete in grado di avviare una raccolta differenziata degna di tale nome.
      Continuate infatti ad adottare provvedimenti che sono ben lontani dal concetto di R.D. Porta a porta a tariffazione puntuale (cioè più ricicli e meno paghi): prima vi siete inventati la “R.D. di prossimità”, che è una raccolta differenziata “approssimativa”, ora chiedete ai cittadini di portare circa mezza tonnellata di rifiuti nei centri di raccolta per ricevere uno sconto,…….. ci manca solo che ci chiediate di spazzare le strade così certamente potremo fare a meno dell’AMIU e quindi di pagare la TARES !!!
      L'attuale amministrazione dell’AMIU, purtroppo, parte da un concetto fondamentalmente sbagliato che è quello del “più inquini più paghi”, quando oramai in tante realtà italiane (e non) il principio è “più ricicli e meno paghi” e certamente i risultati sono più che lusinghieri, in quanto facendo leva sull'aspetto economico si introduce il criterio di giustizia ed equità.
      Infine le vorrei far presente che una corretta gestione dei rifiuti migliorerebbe la qualità dell'ambiente in cui viviamo, aprirebbe la strada alla green economy che creerebbe vere e proprie filiere industriali, migliorando i bilanci delle famiglie baresi.
      Il MoVimento 5 Stelle ritiene che si debba intraprendere un nuovo percorso e raccogliere una nuova sfida, mettendo a disposizione dei cittadini tutti gli strumenti che permettano loro di applicare SERIAMENTE le buone pratiche della raccolta differenziata e pertanto di modulare la nuova tassa sui rifiuti in modo tale da premiare in maniera consistente chi fa realmente la raccolta differenziata.

      Vincenzo Madetti
      MoVimento 5 Stelle Bari

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