venerdì 11 novembre 2011
Rispettare le regole per aiutare la democrazia
Per un cittadino conoscere e rispettare leggi e regolamenti non è sempre un impresa facile. Ci capita in maniera più o meno forzata di trasgredire delle regole, magari quando parcheggiamo l’automobile in divieto di sosta oppure quando usciamo da un negozio senza aver richiesto lo scontrino fiscale. Sono entrambe situazioni che possono capitare. È giusto precisare che quando parcheggiamo in divieto di sosta probabilmente lo facciamo perché non abbiamo alternativa data l’assenza di posti auto regolari (i baresi ne sanno qualcosa). Con una multa sul parabrezza, ricorrere al Giudice di Pace ci costa anche 38 euro. Siamo sotto scacco. Fortunatamente però abbiamo dei dipendenti pubblici che hanno il compito di garantire il rispetto delle regole. Si chiamano forze dell’ordine. Si, perché dobbiamo metterci in testa che rispettare le regole è l’unico modo per aiutare la democrazia. Girando per Bari mi è capitato di vedere vigili urbani in sintonia con parcheggiatori abusivi e conducenti di autobus che utilizzano il cellulare mentre guidano (però un cartello dice che è severamente vietato parlare al conducente). Mi soffermo su una cosa in particolare, importante non per la sua gravità ma per la sua cadenza quasi giornaliera: i portalettere che non rispettano il codice della strada. Alcuni dipendenti delle poste infatti svolgono giornalmente il loro lavoro su un motorino senza indossare il casco (obbligatorio per legge) e senza rispettare i sensi di marcia di alcune vie (qui il video http://www.youtube.com/watch?v=7AWYn-eQLEk). Avrò visto questa scena decine di volte a Bari e provincia, ma non ho mai visto nessun vigile prendere provvedimenti nei confronti dei trasgressori. È un’ingiustizia nei confronti dei cittadini ed è anche un paradosso, dato che il sindaco di Bari spesso promuove campagne sulla sicurezza stradale proprio regalando caschi con il marchio “comune di bari”. Il mancato utilizzo del casco non è solo una regola non rispettata, infatti se un portalettere si trovasse coinvolto in un incidente stradale, sarebbero i cittadini a pagarne i danni perché non dimentichiamoci che poste italiane è un ente pubblico, ed ogni cosa pubblica è pagata dai cittadini. Ci sono addirittura gruppi facebook dedicati ai postini (http://www.facebook.com/pages/Postino/47701066111) che hanno come immagine proprio un portalettere in moto con il casco slacciato (quindi fuorilegge). In un paese civile le regole permettono di organizzare la convivenza sociale. Rispettiamole e facciamole rispettare.
1 commento:
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L'importanza di vivere nel rispetto della legalità non è affatto chiara ai baresi.
RispondiEliminaE la cosa ancora più grave è che lo stesso avviene quando il barese ne è la vittima.
Se a casa nostra il piastrellista ci fa un brutto lavoro, "gli facciamo un culo così".
Se invece spendiamo centinaia di migliaia di euro per far asfaltare strade che il giorno dopo sono già tutte rotte, o installare attrezzatture/dispositivi che si rompono dopo due giorni, nessuno sembra interessarsi.