mercoledì 28 giugno 2017

Decentramento Amministrativo: il ruolo dello Stato, il ruolo della Chiesa


Reverendo Monsignor Ciavarella,

sono Sabino Mangano, portavoce cittadino del MoVimento 5 Stelle al Comune di Bari e Le invio la presente per informarLa di una spiacevole situazione che sta avvenendo in alcune sedi della Curia di Bari. Per avere un quadro più chiaro della situazione è dovuta una breve premessa:

Dal 2014 nella città di Bari sono stati istituiti ufficialmente i 5 Municipi che dovrebbero sostituire in toto le precedenti circoscrizioni territoriali con l'obbiettivo di attuare un vero e proprio decentramento amministrativo al fine di semplificare il rapporto cittadino-istituzioni, avvicinare lo stesso alla partecipazione diretta (bilancio partecipativo) il tutto con una serie di incontri previsti dal Regolamento sul Decentramento Amministrativo.

Come forza politica stiamo "lottando" per la completa attuazione del regolamento che prevede deleghe e fondi diretti ai municipi per trasformarli in veri e propri piccoli comuni.

Dal 2014, dopo circa 3 anni dal nostro insediamento, gli incontri pubblici nelle sedi istituzionali con comunicazioni ufficiali si possono contare sulle dita di una mano e, contrariamente a quanto previsto dal regolamento, senza alcuna comunicazione ufficiale alcuni amministratori locali del Municipio 1 stanno convocando nelle parrocchie del territorio municipale degli incontri informativi istituzionali ove presenziano il Presidente del Municipio, Assessori del Comune di Bari, consiglieri municipali di maggioranza che utilizzano come unico canale di comunicazione il social network Facebook invitando amici e conoscenti, limitando di fatto la partecipazione istituzionale di altre forze politiche e di cittadini che non rientrano nelle cerchie dei soggetti organizzatori per i più svariati motivi (atei, laici, appartenenti ad altre fedi religiose, cittadini che non hanno semplicemente contatto in essere).

Specifico che i temi trattati sono relativi ad azioni istituzionali e territoriali (opere pubbliche, presentazioni di progetti, ecc.).

Questa spiacevole situazione si è verificata il giorno 22 giugno presso la parrocchia Resurrezione e si ripresenterà il giorno 29 giugno presso la parrocchia di San Luca, dove, come da immagini allegate, con rammarico è facile constatare la modalità comunicativa adottata e che la stessa è addirittura effettuata da un rappresentante istituzionale (consigliere del Municipio 1, Nicola Biancofiore) che però svolge anche funzione di Catechesi all'interno del plesso parrocchiale di San Luca (funzione che svolge egregiamente insieme agli altri educatori della Catechesi) ma risulta evidente che tutti gli invitati sono i genitori dei bimbi che frequentano le parrocchie e gli eccellenti campi estivi. Ripeto, non vi è altra forma comunicativa dei suddetti eventi ne sui portali istituzionali, ne attraverso altre forme mediatiche.

Per quale motivo quindi Le scrivo? Semplicemente perchè trovo due grandi anomalie in quello che è stato fatto e che si farà (se non avverrà alcun intervento della Curia):

1) La Costituzione Italiana sancisce con gli articoli 2,3,7,8,19,22 la laicità dello Stato e dunque un evento istituzionale (dello Stato), non tanto perchè organizzato in luogo religioso (anche se il Comune ha numerose sale e sedi disponibili), ma soprattutto per le modalità attuate sia dall'Amministrazione (mio problema) con il benestare delle parrocchie (mi permetta, Suo problema) di fatto taglia fuori e quindi discrimina una parte della popolazione civile che non può essere informata dell'evento.

2) Può un cittadino che ricopre il ruolo di Catechista da un lato e di rappresentante dello Stato dall'altro, utilizzare la propria "doppia funzione" per comunicare ad una parte della comunità cittadina frequentante le parrocchie un evento dello Stato (che appartiene dunque all'intera cittadinanza)? Cosa accadrebbe se domattina tutte le forze politiche chiedessero ausilio alle parrocchie per eventi istituzionali? Dovremmo aspettarci dopo quanto accaduto una totale disponibilità della Curia per conclamare la par-condicio tra le forze politiche dello Stato? Ma a questo punto non si andrebbe a creare un vero e proprio conflitto sia Costituzionale (Stato) che funzionale della Curia (Chiesa Cattolica)? 

Potrei continuare evidenziando il problema etico e di opportunità ma confido nella Sua azione correttiva ed al tal fine, da cattolico, è utile citare le parole di Papa Francesco "Non dobbiamo fondare un partito cattolico, quella non è la strada. La Chiesa è la comunità dei cristiani che adora il Padre, va sulla strada del Figlio e riceve il dono dello Spirito Santo. Non è un partito politico, non serve e non avrà capacità convocatorie, perché farà quello per cui non è stato chiamato. Ma un cattolico può fare politica? Deve! Ma un cattolico può immischiarsi in politica? Deve! Da tutti coloro che hanno responsabilità in campo politico e amministrativo ci si attende un paziente e umile lavoro per il bene comune, che cerchi di rafforzare i legami tra la gente e le istituzioni, perché da questa tenace tessitura e da questo impegno corale si sviluppa la vera democrazia." aggiungerei nelle sedi opportune o garantendo la massima partecipazione!

Resto disponibile per chiarimenti e La ringrazio anticipatamente.

Sabino Mangano 

sottoscrivono la presente lettera tutti i portavoce del M5S Bari al Comune ed ai Municipi

Francesco Colella 
Italo Carelli 
Alessandra Simone
Claudio Carone
Davide De Lucia
Vito Saliano


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