martedì 30 maggio 2017

Consiglio Monotematico sulla emergenza roghi e rifiuti del Municipio 4, 4 mesi di silenzio.


"Quanto ancora dovremo aspettare per il Consiglio Monotematico sulla questione roghi e rifiuti nel Municipio 4?
La richiesta di convocazione straordinaria firmata da ben 9 consiglieri su 12, rivolta al Presidente Acquaviva nel rispetto del Regolamento, è stata depositata nel lontano 26 gennaio 2017 e a 4 mesi di distanza nulla si è mosso. Il Presidente Acquaviva non è pervenuto. Noi vogliamo un Consiglio in modo tale che vi possano partecipare anche i cittadini per un confronto nelle sedi istituzionali volto alla collaborazione reciproca e al recepimento delle loro idee/soluzioni, per capire cosa è stato fatto da questa Amministrazione, da quanto ci risulta nulla, e di cosa si potrà fare. Infatti nella mia richiesta ho invitato anche il Sindaco, il Prefetto, il Comandante della Polizia Locale, il Comandate dei Carabinieri e l'Assessore all'Ambiente.
La questione roghi, sopratutto nei quartieri Ceglie del Campo e Santa Rita, è drammatica ed è accompagnata dall'abbandono di rifiuti tra cui anche amianto.
Da oltre 3 anni segnaliamo siti e chiediamo un intervento concreto dell'amministrazione PD, ma nulla è stato fatto. Abbiamo chiesto foto trappole, maggiore presenza delle forze dell'ordine sul territorio, bonifiche e sopratutto rimozione del pericolosissimo amianto in grandi quantità in prossimità della scuola media Manzoni-Lucarelli e di centri abitati. Ma le parole dell'Assessore all'Ambiente e dell'intera Amministrazione per ora sono volate con il vento, e come speriamo non stiano volando le fibre di amianto. Chiederò ancora una volta al Presidente Acquaviva di convocare il Consiglio sperando che rispetti il Regolamento, altrimenti troveremo altri rimedi per far ascoltare la nostra voce e quella dei tanti cittadini esasperati."

Portavoce M5S al Municipio 4 di Bari
Vito Saliano


Debiti Fuori Bilancio: Quando la verità?

Fin dal 2015 abbiamo evidenziato quello che, molto probabilmente, si concretizzerà come il più grosso debito fuori bilancio che il Consiglio Comunale andrà a deliberare nei prossimi mesi.
Milioni di euro andati in fumo che potrebbero ricadere, inesorabilmente, sulla fiscalità di quella parte di baresi onesti che puntualmente si sottopongono al solito salasso avendo in contropartita servizi da terzo mondo.
La vicenda dei fitti non riscossi è grave e trova, verosimilmente, specifiche responsabilità.
Infatti, se le cause saranno attribuite alla mancanza di atti interruttivi e quindi sarà la prescrizione a concretizzare il debito di oltre venti milioni di euro, l’Amministrazione dovrebbe fin d’ora provvedere a porre in essere ogni utile atto per richiamare alle proprie responsabilità dirigenti ed assessori che negli ultimi anni si sono succeduti alla Ripartizione Patrimonio.
La gestione della Ripartizione Patrimonio ben rappresenta l’inefficienza dell’amministrazione.
A nulla sono serviti i contratti di informatizzazione con Svim Service prima ed Exprivia dopo (società queste delegate all’informatizzazione delle procedure comunali), protocolli siglati con Arca Puglia, acquisto di altri software e da ultimo la scelta di affidare all’esterno il servizio di riscossione e recupero.
Tutte pratiche fallimentari su un tema che probabilmente “scotta” e con l’alibi, forse, di un personale assegnato non adeguato al servizio come se tra le centinaia di dipendenti comunali non ci fossero una ventina di diligenti dipendenti.
Non è con l’esercizio della compilazione di decine di fogli e di rituali relazioni di servizio che si potevano o si possono risolvere le inefficienze della Ripartizione. Né tanto meno, queste ultime, possono servire a giustificare alcuno così come più volte la Corte dei Conti ha ricordato.
La vicenda, dunque, oltre che amministrativa è anche politica.
Si è voluto scegliere di mantenere uno standard gestionale di bassissimo profilo probabilmente nella consapevolezza che il “debito fuori bilancio” potrebbe investire direttamente qualcuno.
Pertanto abbiamo provveduto a richiedere copie delle relazioni che i revisori hanno redatto e trasmesso, ai sensi dell’art. 1 comma 166 della L. n. 266/2005, negli ultimi dieci anni, alla Corte dei Conti relativamente alla parte che attiene i fitti attivi non riscossi e relative spese condominiali, il “trend” storico delle riscossioni e le azioni che sono state poste in essere volte a far valere il recupero delle somme a credito vantate.
È giunto il tempo della verità? Avrà l’amministrazione il coraggio di comunicare il vero debito concretizzato? Qualcuno pagherà?
Aspettando queste risposte ed a futura memoria, vogliamo ricordare chi negli ultimi anni ha ricoperto sia a livello politico che dirigenziale la Ripartizione Patrimonio e da ultimo il nostro precedente articolo in cui richiamavamo una analoga vicenda conclusa con la condanna di sindaco, assessore e dirigente (sentenza Corte dei Conti della Regione Abruzzo del 4 giugno 2015 n. 57).

I Portavoce del MoVimento 5 Stelle al Comune di Bari
Sabino Mangano e Francesco Colella




martedì 23 maggio 2017

Vittime di mafia, la città di Bari ancora senza targhe commemorative

Il 25 novembre 2016, durante la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la giunta comunale di Bari aveva dato parere favorevole alle delibere per l’intitolazione di tre aree verdi del Municipio 2, rispettivamente a tre donne.

Le predette aree erano state dedicate, grazie ad una proposta del Movimento 5 Stelle, ad Emanuela Loi (agente di polizia morta durante la strage di via D’Amelio), a Francesca Laura Morvillo (moglie del giudice Falcone, morta durante la strage di Capaci) e a Palmina Martinelli, bruciata viva a soli 14 anni per essersi rifiutata di prostituirsi. Ma tutte le tre intitolazioni attendono ancora la loro targa.

A Marzo, l’iter per le intitolazioni era quasi concluso, però il Comune di Bari non disponeva, e a quanto pare non dispone ancora, delle somme necessarie all’acquisto e alla messa in opera delle targhe, ammontanti all’incirca a 250 euro cadauna.

Noi del M5S ci chiediamo: anche quest’anno l’Amministrazione Decaro ricorderà la strage di Capaci, dimenticando che c’è un giardino che da mesi attende di essere dedicato ad una delle vittime della stessa?

Il luogo ideale dove celebrarne la memoria delle vittime avrebbe potuto essere proprio il giardino “Morvillo” ubicato tra Largo 2 giugno, via della Resistenza e via della Costituente ma, invece, a causa della mancanza di risorse (pur di importo trascurabile) per acquistare le citate targhe, si sta privando una città dell’opportunità di onorare e ricordare come avrebbe meritato chi ha perso la vita a causa della mafia.


Il Movimento 5 Stelle chiede che il Sindaco e l'assessore alla Toponomastica si impegnino a reperire quanto prima i fondi necessari all'acquisto delle targhe.


Alessandra Simone, portavoce M5S al Municipio 2 di Bari




giovedì 18 maggio 2017

i Municipi 3 anni dopo: indicazioni stradali non ancora aggiornate

Dopo circa tre anni dalla loro istituzione, i Municipi di Bari, oltre a non vedere ancora riconosciuta del tutto la propria autonomia programmatoria e gestionale, a non ricevere adeguate risorse finanziarie e professionali in misura e di qualità adeguate per il concreto esercizio delle proprie funzioni, a non concorrere del tutto alla definizione delle politiche di governo cittadino, non riescono neanche a sentirsi, almeno “formalmente”, chiamati con il proprio nome. E’ il caso del Municipio 2 (ex III Circoscrizione), diventato dal 23 marzo scorso l’unica sede istituzionale dopo la chiusura definitiva, avvenuta con tre anni di ritardo, della ex VI Circoscrizione ubicata in via Zaccaro che costava alla collettività circa 150.000 euro l’anno. Ad oggi infatti, la segnaletica stradale indicante le ex Circoscrizioni continua a permanere in bella vista lungo le vie cittadine creando confusione, la stessa confusione generata anche dalle insegne installate al di fuori delle ex Circoscrizioni e dal pannello all’interno della sala Consiliare (seppur coperta provvisoriamente da un telo). In attesa di veder riconosciute ai Municipi funzioni, autonomia e giuste risorse, che attualmente il Sindaco e la sua Giunta continuano a negare, il Movimento 5 Stelle chiederà questa mattina alla Ripartizione competente la rimozione della segnaletica stradale e delle insegne obsolete in favore di una nuova segnaletica e di insegne corrispondenti alle attuali denominazioni degli uffici. Imparare a chiamare le cose con il proprio nome è il primo indispensabile passo per cominciare a riconoscerle e a considerarle per quello che sono.

Alessandra Simone, Consigliera M5S al Municipio 2 di Bari











mercoledì 17 maggio 2017

Lavori Via Sparano, M5S presenta Mozione per sospensione dei lavori



"Se confermate, le notizie di ben 8 cittadini caduti grazie al rivestimento scivoloso dei marciapiedi della nuova Via Sparano, rappresenterebbero un vero record che ci preparerà ad una nuova pioggia di futuri debiti fuori bilancio (perchè, dati alla mano, il Comune di Bari porterebbe avanti le cause anche quando le stesse risulterebbero già perse in partenza, triplicando le spese a carico dei contribuenti)" dichiara il portavoce del M5S Sabino Mangano.

"Per questo motivo" prosegue il portavoce "abbiamo depositato nella seduta del consiglio del 15 maggio, apposita mozione urgente avente come oggetto una richiesta di sospensione temporanea dei lavori di rifacimento della via Sparano a Bari in autotutela decisoria per poter riesaminare il progetto esecutivo ai fini della sua legittimità ai sensi della norme edilizie, provvedendo quindi ad una verifica progettuale, che miri alla convalida del procedimento sanando i vizi presenti nelle parti a oggi costruite/in costruzione, e gli eventuali vizi presenti nel progetto."

Ricordiamo che già nel primo isolato della via Sparano sono stati rilevati evidenti errori dovuti all'errato rilievo delle corrette quote di progettazione (progettazione la cui spesa preventivata assomma a €472474,26!), che impediscono il rispetto del D.M. 236/89

La mozione non è stata discussa per mancanza del numero legale ma verrà sottoposta al Consiglio già nella prossima seduta consiliare.

I Portavoce M5S al Comune di Bari
Sabino Mangano
Francesco Colella


giovedì 11 maggio 2017

Consiglieri Municipali, figli di un TUEL minore

Altro che Decentramento Amministrativo, noi Consiglieri dei Municipi baresi per l'amministrazione Decaro sembriamo proprio essere di serie “B” rispetto alla serie “A” dei Consiglieri Comunali. La città di Bari infatti ospita in questi giorni il G7 Finanziario, e mentre i membri del Consiglio Comunale a quanto ci risulta hanno ricevuto l'invito dal Sindaco per prendere parte all'evento, a noi Consiglieri dei Municipi non è giunto un bel nulla, come quasi sempre accade quando ci sono eventi cittadini. Il ruolo del Municipio per questa amministrazione qual è? Decaro dovrebbe chiarircelo e dovrebbe anche ripassare i principi di autonomia ed equità. Qui lavoriamo tutti per il bene della stessa città e rispondiamo alle stesse leggi vigenti in materia di Amministrazione Locale. Noi non chiediamo di partecipare al G7, distante anche dalla nostra personale visione politica, chiediamo solo pari diritti ed opportunità degli amministratori cittadini, perchè o si viene coinvolti tutti o non viene coinvolto nessuno. Anche dal Comune i portavoce Sabino Mangano e Francesco Colella condividono ampiamente la nostra posizione. Possiamo quasi dire che il Comune si rifà il look per stendere il tappeto rosso agli ospiti, dimenticandosi però di buona parte dei “padroni di casa”, cioè noi, ai quali non è mai stata data la giusta considerazione, nonostante il Sindaco da tempo abbia affermato di aver dato vita al Decentramento Amministrativo.

Italo Carelli, Claudio Carone, Alessandra Simone, Davide De Lucia e Vito Saliano
Consiglieri (Portavoce) Municipali del Movimento 5 Stelle città Metropolitana di Bari

martedì 9 maggio 2017

Festa di San Nicola: Bari invasa dai pellegrini? no, dai rifiuti!


Era tutto così scontato e prevedibile, eppure, nonostante una nostra nota di protocollo, dove si invitava l'amministrazione ad adottare punti di raccolta per i rifiuti, o piccole isole ecologiche e si suggeriva di "reclutare" volontari coinvolgendo Associazioni, la festa di San Nicola si trasforma sempre in una festa dove tutto il degrado è concesso. 

Sporcare i prati sotto la Muraglia, i giardini del Molo San Nicola, il Lungomare e usare i blocchi di cemento come cestini sui quali appoggiare la bottiglia in vetro della birra vuota, sono il risultato, previsto, di ciò che una parte di avventori incivili è abituale a fare. Se a questo si aggiunge l'assenza di controllo e di pulizia costante, che è avvenuta in un secondo momento, il risultato è questo che vediamo in foto. 



Nelle grandi feste è sicuramente più difficile prestare attenzione al corretto smaltimento dei rifiuti, ma dobbiamo impegnarci per evitare che questo accada e che vadano dispersi in discarica materiali che invece potrebbero essere recuperati, tenendo presente che una migliore gestione della raccolta differenziata anche durante queste manifestazioni pubbliche, significa meno costi di smaltimento e quindi una possibile, seppur minima, riduzione della tassa sui rifiuti per i cittadini. 

Perché privarsi della possibilità di salvaguardare l'ambiente,  il decoro urbano della nostra splendida Bari e, allo stesso tempo, far risparmiare alle tasche dei cittadini?

Incapacità amministrativa o, permettetemi la battuta allusiva, cattiva "fede"???

Italo Carelli
Portavoce M5S Municipio 1



venerdì 5 maggio 2017

Santa Rita terra di fuochi


Il Comprensorio Santa Rita consuma l’ennesimo rogo, l’ennesima sconfitta della legalità.

Avantieri sera è stato appiccato un rogo nei pressi della stazione della metropolitana FM3.
L’incendio si è protratto per alcune ore e il fumo tossico, visibile dai comuni vicini, come al solito ha raggiunto le abitazioni degli abitanti di Santa Rita, Carbonara, Ceglie del Campo e Baridomani.

Oggi mi sono recato sul posto insieme agli attivisti e, oltre a constatare cosa ha lasciato sul campo il rogo, che ha richiesto un lungo intervento dei Vigili del Fuoco, ho potuto verificare come tutta l’area è in totale e sconfortante degrado per la presenza di numerose discariche con massiccia presenza di cemento amianto, carcasse di auto date alle fiamme, residui di lavorazioni edili e tanto altro.
Proprio in questi giorni stiamo preparando un ulteriore ESPOSTO presso la Procura delle Repubblica di Bari sulla situazione.

Noi non ci abituiamo al degrado e non smettiamo l’attività di denuncia affinché vengano presi reali provvedimenti per contrastare questo scempio.

Portavoce Consigliere #M5S al #Municipio4 di Bari
Vito Saliano



mercoledì 3 maggio 2017

Le targhe commemorative per Palmina, Francesca ed Emanuela possono attendere, il light lunch no!


Il 25 novembre 2016 venivano approvate rispettivamente 2 delibere di Giunta, rispettivamente la 782 e la 783, che conclamavano le richieste di intitolazione (gli ordini del giorno approvati dal Municipio 2 presentati mesi prima dai nostri portavoce Alessandra Simone e Claudio Carone) di 3 giardini della città di Bari a 3 donne vittime della mafia, ovvero Palmina Martinelli, Francesca Laura Morvillo ed Emanuela Loi.

Spiace apprendere che a quasi 6 mesi dalle 2 delibere di Giunta non vi è traccia ne delle targhe ne di alcuna programmazione per l'acquisto delle stesse considerando che al momento parrebbero mancare le dovute coperture a bilancio per acquistare le targhe ed effettuare l'installazione delle stesse (situazione paradossale visto che spesso si attinge dal fondo di riserva per una fornitura imprevista o non programmata ma in questo caso trattasi di spesa che dovrebbe esser stata programmata, alla luce delle delibere di Giunta del 2016!!!)

Il tutto rasenta l'incredibile quando apprendiamo invece che per un buffet o light lunch come quello approvato in determina n.2017/080/00174 del 12/04/2017, atto già da noi evidenziato alla Segreteria Generale per un titolo quasi ingannevole (ovvero cita solo un presunto tavolo di lavoro per gemellaggio Bari - Canton ma non il light lunch) si impegnano le casse comunali per 550,00 euro!

Per un light lunch dell'ultimo minuto i SOLDI CI SONO, per ricordare Palmina, Francesca ed Emanuela bisogna "raschiare il fondo del barile" e sperare di trovarli.... 


I portavoce del M5S
Sabino Mangano
Alessandra Simone
Claudio Carone