"La civiltà di un popolo si misura su quanto esso riesca ad includere nella società quelle categorie di cittadini più svantaggiati."
L' art. 31 della “Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia” cita le seguenti parole:
“1 – Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica.
2 – Gli Stati parti rispettano e favoriscono il diritto del fanciullo di partecipare pienamente alla vita culturale e artistica e incoraggiano l’organizzazione, in condizioni di uguaglianza, di mezzi appropriati di divertimento e di attività ricreative, artistiche e culturali.”
Il Municipio 5 può essere considerato inclusivo osservando i vecchi e i nuovi parchi giochi inaugurati di recente se non c’è la presenza di giochi realmente inclusivi per quei bimbi che non riescono a camminare o correre, oppure non riescono ad interagire con altri bimbi per altre problematiche?
Sarà forse perché a governarci sono sempre le stesse persone con la stessa visione quando si tratta di abbattimento delle barriere architettoniche il motivo per cui ancora oggi nel ns territorio non sia ancora pienamente attuata la Convenzione dell'ONU sui diritti dell'infanzia e si tende a tener conto dei diritti solo di alcuni bambini e non di tutti?
Sarà forse la mancata conoscenza da parte di chi ci governa che pensa che i giochi destinati ai bambini diversamente abili siano automaticamente solo la classica altalena dove il bimbo disabile può salire con la carrozzina?
Forse non sanno che esistono anche altri tipi di giochi per il loro divertimento come ad esempio i tunnel giganti, i castelli con rampe, i percorsi tattili o sensoriali, il cui costo molto spesso non si differenzia da quello dei normali giochi.
Ma questo sindaco Decaro che disse non appena eletto "Sarò il Sindaco degli ultimi" lo sa che un parco giochi inclusivo non è un parco giochi ad uso esclusivo dei bimbi disabili ma è identico agli altri parchi, dove però vengono eliminate tutte le barriere architettoniche e sensoriali per poter giocare TUTTI INSIEME?
Com'è possibile non comprendere l'importanza di un parco giochi inclusivo? Lo sa il Sindaco che un parco giochi inclusivo nel vero senso della parola produce anche un'azione educativa perché è un vero e proprio laboratorio di esperienze e di crescita, in quanto i bambini attraverso il gioco imparano da subito cosa sia il rispetto verso gli altri, l’aiuto reciproco e l’accoglienza di chi è più in difficoltà rispetto a loro?
Il Sindaco dei Sindaci ESCLUDE dal gioco i bambini diversamente abili del Municipio 5 costruendo l'ennesimo parco giochi tradizionale senza pensare a tutti i bambini, dimostrando di non avere una visione moderna sul tema nonostante sia al suo secondo mandato.
Un territorio, specie se ridotto a periferia della città, se viene gestito a misura di bimbo e soprattutto di disabile è un territorio volto al futuro dove poter crescere insieme senza alcuna discriminazione.
Per governare una città ci vuole non solo la mente ma anche cuore, etica e co-scienza.
Grazie a Decaro ed ai suoi adepti locali per essersi prodigati per aver allestito l'ennesimo parco giochi NON INCLUSIVO nel Municipio 5.
Di seguito alcuni esempi di parco giochi realmente inclusivi, nulla a che fare con le solite briciole installate su Piazza Capitaneo di cui ahimè dobbiamo anche ringraziare.
Francesca Maiorano
Consigliera Portavoce al Municipio 5 di Bari
“1 – Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica.
2 – Gli Stati parti rispettano e favoriscono il diritto del fanciullo di partecipare pienamente alla vita culturale e artistica e incoraggiano l’organizzazione, in condizioni di uguaglianza, di mezzi appropriati di divertimento e di attività ricreative, artistiche e culturali.”
Il Municipio 5 può essere considerato inclusivo osservando i vecchi e i nuovi parchi giochi inaugurati di recente se non c’è la presenza di giochi realmente inclusivi per quei bimbi che non riescono a camminare o correre, oppure non riescono ad interagire con altri bimbi per altre problematiche?
Sarà forse perché a governarci sono sempre le stesse persone con la stessa visione quando si tratta di abbattimento delle barriere architettoniche il motivo per cui ancora oggi nel ns territorio non sia ancora pienamente attuata la Convenzione dell'ONU sui diritti dell'infanzia e si tende a tener conto dei diritti solo di alcuni bambini e non di tutti?
Sarà forse la mancata conoscenza da parte di chi ci governa che pensa che i giochi destinati ai bambini diversamente abili siano automaticamente solo la classica altalena dove il bimbo disabile può salire con la carrozzina?
Forse non sanno che esistono anche altri tipi di giochi per il loro divertimento come ad esempio i tunnel giganti, i castelli con rampe, i percorsi tattili o sensoriali, il cui costo molto spesso non si differenzia da quello dei normali giochi.
Ma questo sindaco Decaro che disse non appena eletto "Sarò il Sindaco degli ultimi" lo sa che un parco giochi inclusivo non è un parco giochi ad uso esclusivo dei bimbi disabili ma è identico agli altri parchi, dove però vengono eliminate tutte le barriere architettoniche e sensoriali per poter giocare TUTTI INSIEME?
Com'è possibile non comprendere l'importanza di un parco giochi inclusivo? Lo sa il Sindaco che un parco giochi inclusivo nel vero senso della parola produce anche un'azione educativa perché è un vero e proprio laboratorio di esperienze e di crescita, in quanto i bambini attraverso il gioco imparano da subito cosa sia il rispetto verso gli altri, l’aiuto reciproco e l’accoglienza di chi è più in difficoltà rispetto a loro?
Il Sindaco dei Sindaci ESCLUDE dal gioco i bambini diversamente abili del Municipio 5 costruendo l'ennesimo parco giochi tradizionale senza pensare a tutti i bambini, dimostrando di non avere una visione moderna sul tema nonostante sia al suo secondo mandato.
Un territorio, specie se ridotto a periferia della città, se viene gestito a misura di bimbo e soprattutto di disabile è un territorio volto al futuro dove poter crescere insieme senza alcuna discriminazione.
Per governare una città ci vuole non solo la mente ma anche cuore, etica e co-scienza.
Grazie a Decaro ed ai suoi adepti locali per essersi prodigati per aver allestito l'ennesimo parco giochi NON INCLUSIVO nel Municipio 5.
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Francesca Maiorano
Consigliera Portavoce al Municipio 5 di Bari
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