mercoledì 2 luglio 2014

PROCLAMAZIONE ELETTI: QUANTO TEMPO ANCORA DOVRA' TRASCORRERE?


"La prima convocazione del Consiglio è disposta dal Sindaco entro dieci giorni dalla proclamazione degli eletti; la prima seduta si tiene entro dieci giorni dalla data di convocazione della stessa". 
E' quanto previsto dall'articolo 3 del Regolamento del Consiglio Comunale.

Vero che la disposizione in esame nulla prevede in ordine al termine ultimo per la proclamazione, vero che in altri casi ci sono stati ritardi nella proclamazione, sta di fatto che ad oggi, 01/07/2014, a quasi un mese dal ballottaggio, non vi è stata ancora nessuna proclamazione. 

Dove sono l'efficacia, l'efficienza e la trasparenza amministrativa? Perché il Comune non dirama un comunicato ufficiale sullo stato dell’analisi del voto? 

Se in Abruzzo esclamano "finalmente dopo 17 giorni c'è stata la proclamazione degli eletti al Consiglio Regionale”, è doveroso chiedersi a Bari qual è l'avverbio più appropriato da utilizzare (considerando che altri Comuni hanno già convocato ed attuato la prima seduta del Consiglio Comunale!). 

Ma noi del MoVimento non possiamo restar fermi ad attendere e la scorsa abbiamo protocollato in Comune una richiesta, a firma dei nostri portavoce Sabino Mangano e Francesco Colella, tendente alla risoluzione dei contratti di locazione onerosi di immobili condotti dal Comune di Bari.



Infatti la Legge 13 dicembre 2013 n.137 consente anche agli enti locali di poter ridurre la spesa delle locazioni e questo nell’ottica di una più rigorosa gestione delle risorse. E’ una norma che trova una sua più che ragionevole attuazione in un momento storico di particolare crisi economica e sociale del nostro Paese.

Per questo motivo il MoVimento 5 Stelle ha chiesto al sindaco di Bari Antonio Decaro di valutare tutti in contratti di locazione in essere e determinare se gli stessi siano rispondenti a criteri di economicità e funzionalità. Il taglio delle spese improduttive libererebbe liquidità da destinare a capitoli di spesa come scuola e servizi sociali a nostro avviso più importanti rispetto a probabili posizioni di rendita di cui alcuni grossi proprietari immobiliari godono.

Ci auguriamo che dopo la spartizione, come da tradizionale manuale Cencelli, di posti di governo e non, il neo sindaco si cimenti in questa opportuna analisi dei costi di affitto e questo anche in considerazione del patrimonio che erediterà la città di Bari, in quanto Città Metropolitana, dal soppresso ente provinciale.

Su questi come su altri temi il MoVimento 5 Stelle proverà a rideterminare o a ripensare schemi che sembrano ingessati da anacronistiche pratiche conservatrici.

Occorre, dunque, recuperare e rivalutare il patrimonio pubblico liberando risorse economiche necessarie per rilanciare la qualità dell’azione politica per una città che si colloca agli ultimi posti tra le città italiane in termini di qualità della vita.

Ci vediamo in Comune ed ai Municipi... Sarà un piacere…

I cittadini portavoce Consiglieri del MoVimento 5 Stelle


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