domenica 10 novembre 2013

Lettera aperta al Presidente del Consiglio

Caro Presidente del Consiglio, dr. Enrico Letta,

come avrai avuto modo di leggere sul Fatto Quotidiano di ieri, un nostro concittadino, il dr. Fabrizio Cinquini, medico chirurgo di Pietrasanta (Lucca), sta vivendo una vera e propria odissea carceraria.
Egli è attualmente richiuso nel carcere di Massa, dove ha appena festeggiato i suoi primi 50 anni, nonostante da tempo avrebbe potuto godere degli arresti domiciliari e ricevere, così, assistenza da sua moglie e dai suoi figli.
Il dr. Cinquini, difatti, è affetto da epatite C, malattia contratta nel lontano 1998 mentre svolgeva il suo lavoro a bordo di una autoambulanza.
Il medico, in questi anni, ha provato a curarsi con una terapia a base di cannabis, aloe e papaia, infrangendo così la legge con una sorta di disobbedienza civile, evidentemente finalizzata a procurasi non già vantaggi di tipo patrimoniale ma semplici rimedi terapeutici, vietati in Italia ma applicati liberamente in altri Paesi anche europei.
Ciò che tuttavia colpisce è l’incapacità del sistema giudiziario e carcerario di assicurare i minimi diritti di libertà e di civiltà giuridica a cittadini che, pur non avendo cognomi importanti come i Ligresti, di certo meritano pari attenzione da parte delle Istituzioni.
Il dr. Cinquini, pur autorizzato agli arresti domiciliari, giace in carcere per ritardi burocratici dell’Amministrazione giudiziaria.
Per questo ho pensato di rivolgermi direttamente a Te che, con tanto impegno, hai difeso il Ministro Cancellieri in Parlamento nel recente caso che ha coinvolto la “povera” Giulia Ligresti.
I parenti del dr. Cinquini, purtroppo, non sono riusciti ad avere il numero di telefono del Ministro Cancellieri e non possono così vedersi riconosciuto quello che in un Paese democratico e moderno dovrebbe essere un diritto di ogni cittadino, a prescindere dalla sua condizione personale e patrimoniale.
Confidando nella Tua sensibilità, Ti chiedo, con ogni cortese urgenza, di volermi comunicare l’utenza cellulare del Ministro Cancellieri o, quantomeno, di interessarti affinché il dr. Cinquini possa al più presto riabbracciare i suoi cari e ricevere le giuste cure mediche di cui ha bisogno.
RingraziandoTi, Ti saluto cordialmente.
Bari-Roma, 10 novembre 2013

Lello Ciampolillo
M5S - Senato

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