lunedì 15 ottobre 2012

Vicenda TARSU: la TERSAN PUGLIA scrive all'AMIU

In merito alla vicenda TARSU sollevata dal M5S e alle risposte ricevute dall'AMIU spa, la  TERSAN PUGLIA SPA ci invia oggi quanto segue per conoscenza (clicca qui per la scansione del documento):

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Spett.li
Sig.Presidente Dott.Gianfranco Grandaliano - Amiu S.P.A.

E p.c.
Preg.mo Sindaco del Comune di BARI, Dott. Michele Emiliano
Preg.mo Dirigente del Servizio Rifiuti e Bonifica della Regione Puglia, Dott. Giovanni Campobasso
Al Movimento 5 Stelle Amici Di Beppe Grillo

Modugno 12.10.2012


OGGETTO: COMUNICAZIONI

Egregio Presidente,
Sono costretto a constatare con disappunto che, ancora una volta, l'Amiu spa attribuisce alla nostra Azienda la responsabilità del mancato funzionamento di un servizio che interessa la comunità nel suo insieme e i cittadini.
Tali episodi, peraltro ripetuti nel tempo, gettano discredito sulla nostra realtà aziendale, che opera nell'assoluto rispetto delle normative esistenti nazionali, regionali e locali e creano ingiustamente falsi convincimenti nell'opinione pubblica e a livello istituzionale circa il corretto operare di una impresa che, sebbene privata, partecipa, con giusto "rigore" allo svolgimento di un servizio di pubblica utilità a tutela della comunità.
Mi corre pertanto l'obbligo di confutare quanto da Voi affermato in merito alla Tersan Puglia nella nota tecnica consegnata al Movimento 5 Stelle di Bari e diffusa alla stampa locale.
Sintetizzando il quadro relativo alla raccolta differenziata dei rifiuti organici l'Amiu sostiene che l'unico impianto di compostaggio esistente nella Provincia di Bari (inequivocabilmente la Tersan Puglia Spa) "impone una percentuale di impurità inferiore al 3% andando notevolmente al di sotto anche allo standard definito come accettabile della Regione Puglia stabilito al 7%" e che "la percentuale della Forsu non accettata al recupero è il 75% di quella complessivamente raccolta". Dati alla mano, posso dimostrare che 1'Amiu, dopo un piccolo exploit relativo al mese di maggio 2012, con 66 tonnellate di Forsu recuperate presso il nostro impianto, nel periodo precedente e in quello successivo, ha conferito quantitativi meno che modesti. E non per mancate accettazioni. Da Giugno ad oggi infatti ci sono stati 6 conferimenti in tutto per complessive 221 ton. Nessun carico è stato rifiutato. L'unico conferimento respinto, risale proprio al mese di maggio, ed ha riguardato un "Rifiuto biodegradabile di cucine e mense" per evidente contaminazione con materiali provenienti da altre raccolte. Il verbale del controllo su citato, redatto alla presenza di un incaricato dell'Amiu e in accordo con lui, ha anche a corredo una documentazione fotografica. Altro che, 3% o 7% di impurità! L'applicazione della presunta "severissima soglia di accettazione", quindi, è intervenuta solo in un caso e per un carico che - come voi stessi evidenziate - avrebbe dovuto essere tra i più "puri" non provenendo dalle utenze dei cittadini, per voi difficili da gestire.
Oltre alla produzione dei doverosi documenti di accompagnamento del rifiuto, con l'impegno contrattuale, volevamo e vogliamo sollecitare una più attenta verifica direi "fisica-merceologica" del rifiuto da conferire. Plastica, metalli, polistirolo, rendono impossibile il trattamento ai fini del compostaggio. La Tersan Puglia infatti è doverosamente attenta alla qualità del conferito, per rispetto non solo delle norme vigenti ma anche dell'ambiente.
Riguardo allo standard del 7% di impurità su menzionato, attualmente, non mi risulta esistere alcuna norma o alcun protocollo regionale che la imponga come soglia. Nel caso in cui esistesse, sono pronto a un confronto.
L'Amiu che, più volte, si è lamentata presso i pubblici uffici regionali della nostra rigidità non solo riguardo all'argomento "impurità/mancata accettazione dei rifiuti" ma anche degli orari e delle giornate dall'impianto Tersan riservate a tutti i conferitori, sostiene infine - ovviamente non trovandomi concorde - che "la tariffa di conferimento praticata dall'impianto di Modugno: 96 euro/ton oltre IVA, che ha praticamente il monopolio sul territorio, costituisce una limitazione all'ampliamento del servizio di RD nella Provincia" e che occorrerebbe, per agevolare lo sviluppo del segmento organico, "un impianto con una linea di selezione più flessibile e con una tariffa di conferimento più accessibile e confrontabile col valore della tariffa in discarica (48 €/ton con pretrattamento, 58 €/ton tal quali - tariffa della discarica di Bacino)".
Anche in questo caso posso documentare che la disponibilità dell'Azienda proprio nei confronti dell'utenza locale è sempre stata massima, e da ogni punto di vista, anche economico, fino a che abbiamo potuto (agosto 2012) abbiamo applicato la tariffa di 70 euro /ton,
Non c'e interesse della Tersan a limitare le raccolte differenziate, anzi c'è grande sofferenza nel dover constatare che piuttosto che ragionare sul necessario (come si può effettivamente raccogliere un più grande quantitativo di RD) ci si soffermi sull'accessorio (cerchiamo una tariffa più accessibile e confrontabile col valore della tariffa della discarica).
L'incremento del recupero della frazione organica, che dovrebbe raggiungere gli obiettivi della norma, è il solo mezzo possibile per accedere al sistema di premialità stabilito. Sul costo della gestione rifiuti, non devono pesare gli inutili aggravi dovuti allo smaltimento in discarica. Aggravi che per ora sono di 7,50 euro/ton ma che a partire dal 2013 raggiungeranno 1'aliquota massima di €.25,00. A questo risparmio si deve puntare e questo risparmio economico è anche l'unico risparmio che i cittadini possono approvare in termini ambientali e impiantistici. Da settembre - è vero - la nostra tariffa è stata aumentata a €.96,00. Ciò è avvenuto solo in seguito al completamento di un consistente investimento che fa di Tersan uno degli impianti più tecnologicamente avanzati nel panorama non solo nazionale. E comunque 1'aumento ha comportato il semplice adeguamento alle tariffe applicate a livello nazionale, sulla base di una attenta valutazione dei costi di trattamento e del mercato concorrente.
Estremamente utile sarebbe incrementare, e anche in tempi rapidi, il patrimonio impiantistico regionale per il recupero della frazione organica in compost, non tanto per i facili ma poco realistici risparmi che 1'Amiu promette ai cittadini, quanto perchè, se la raccolta dell'organico dovesse veramente funzionare, sopratutto nel comune capoluogo, nemmeno un impianto come la Tersan, in grado di trattare fino a 600 tonnellate al giorno, potrebbe far fronte alle richieste del bacino. La questione, ancora una volta, sta nella volontà di far funzionare il meccanismo della raccolta differenziata, organizzandola con rigore, prevedendo necessari controlli - come ora Bari sta facendo - ma anche con un'opportuna informazione verso i cittadini, già in parte sensibilizzati ma purtroppo non sufficientemente "formati" su cosa e come differenziare. La colpa non è neanche loro. Sono l'amministrazione comunale e l'Amiu i responsabili della gestione dei rifiuti, e dovrebbero assumere il compito senza volersi fare sconti e senza scaricare su altri, specie se imprese private o singoli cittadini, presunte responsabilità per i mancati risultati.
Cordiali saluti.

Silvestro delle Foglie
Presidente TERSAN PUGLIA SPA

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